Non c’è bisogno di girare intorno alla cosa perché i primi a saperlo sono gli stessi dirigenti della major: la Universal è da anni fuori dai giochi dei grandi franchise cinefumettistici e per ovvie ragioni. Il pantheon della DC Comics – e di tutte le etichette sussidiarie alla casa editrice – sono in mano alla sua proprietaria, la Warner Bros., mentre quelli della Marvel sono suddivisi fra Disney, 20Th Century Fox e Sony (anche se in quest’ultimo caso ci starebbe un bel punto di domanda).

E allora lo studio fondato nel 1912 da Carl Laemmle, oltre a fare tesoro del franchise di Fast & Furious, a puntare sul rilancio di vecchi cavalli di battaglia spielberghiani, Jurassic World, e a sfruttare l’onda lunga di casi editorial-popolari, Cinquanta Sfumature di Grigio, cosa sta pensando, a ragion veduta, di fare?

Di attingere a piene mani proprio da quella tradizione dei Classic Monster che, nella golden age hollywoodiana, ha fatto la sua fortuna con i vari