A costo di sembrare ripetitivo lo ripeto ancora una volta: nonostante la mia posizione abituale di nolaniano di ferro, nutrivo una lista infinita di dubbi su Interstellar.

Citando l’immortale Amici Miei, temevo fortemente l’effetto “Supercazzola” del Conte Mascetti, il tentativo di Christopher Nolan di dialogare con qualcosa di più grande di lui. Il destino dell’universo, o quantomeno del genere umano, e via discorrendo. Questo per colpa, ma sarebbe meglio dire per merito, di trailer che hanno tenuto nascosto il vero tema di base del film: l’amore di un padre per sua figlia in una storia che, nonostante il cerebralismo delle nozioni – rimaneggiate – di fisica di cui è infarcita la vicenda, par...