Per arrivare alla tempesta del titolo e spiegare come mai quel che accade tra un padre e un figlio in quel momento, dentro uno scivolo mentre fuori infuriano gli elementi, sia un frammento di vita memorabile, dolce e tenero, Hirokazu Koreeda ha bisogno di costruirci attorno tutto un film che ci permetta di vedere quel momento come lo vede lui.
C’è infatti buona parte della sua vita vera in questa storia di due genitori separati e di un padre che cerca di stare quanto può con il figlio, si rovina con le scommesse e ha un lavoro che non lo mantiene a sufficienza. Povertà giapponese, senso di inadeguatezza ma poi anche dei momenti di fantastica comunione con un figlio e di speranzosa, impossibile riunione con la moglie.

Come negli ultimi film è ancora la famiglia il centro del racconto e, in molti modi diversi, il tempo. Little Sister raccontava un anno che sembrava una vita, qui invece ci sono dei momenti molto più brevi che sembrano troppo brevi, si ha l’impressione che il protagonista ...