Il primo spin-off di Guerre Stellari viaggia fra i paesaggi contemporaneamente desolati e rigogliosi di un pianeta che sembra la nostra Islanda, con il più classico dei traumi infantili melodrammatici, e attraverso quelli che paiono una fusione tra il sabbioso sbarco in Normandia e il caotico attacco a Pearl Harbour in un pianeta che sembra Bora Bora. In mezzo c’è la storia di una bambina diventata ragazza, cresciuta con forti problemi di paternità da quando ha visto la madre morire e il suo unico genitore rimasto allinearsi alle fila dell’Impero, impiegato nella progettazione della Morte Nera. È insomma venuta su rabbiosissima Jyn, non guarda in faccia a nessuno, né sposa alcun partito, almeno fino a quando scopre di poter forse rivedere suo padre se dà una mano ai ribelli.

Come prevede il canovaccio di Guerre Stellari sullo sfondo di questa storia di paternità difficile infuria il grande conflitto bellico tra Impero e Alleanza (che poi sono i ribelli). Con tantissima azione individua...