Per Werner Herzog la risposta è sempre nel pianeta.
Nei paesaggi sorprendenti, negli angoli meno esplorati e nelle manifestazioni più estreme della natura: i fiumi più grandi, le montagne più alte, le profondità meno sondabili, le caverne più antiche o come in questo caso i vulcani attivi. Tre in tutto il mondo e lui li va a trovare per filmarne la meraviglia ma anche per raccontare cosa accada agli uomini che vivono intorno a questi luoghi, cioè come la natura nel manifestare il proprio primato influenzi la cultura degli esseri umani che gli vivono intorno. Ed è forte come ad un certo punto lo stesso Herzog sia affascinato dalla figura di due documentaristi che prima di lui hanno filmato i vulcani da così vicino che ci sono morti (ma le loro immagini, inserite in Into The Inferno, sono anche più belle di quelle di Herzog, che pare saperlo bene).

È un tema herzoghiano perfetto eppure è uno specchietto per le allodole.
Tutta questa costruzione teorica, la voglia di guardare gli uomini, ...