Manchester by the Sea
di Kenneth Lonergan
16 febbraio 2017
C’è qualcosa sulle spalle di Lee Chandler, il riparatutto interpretato da Casey Affleck con quelle doti sottotono e moderate che lo contraddistinguono, lo capiamo quasi subito dal suo desiderio di non interagire con nessuno e di ricevere botte nei bar in cui si va ad ubriacare. Già questo non è comune e rivela che in Manchester By The Sea c’è una scrittura che non ha legami con il resto del cinema svelto e rapido americano. Il fatto che Lee sia poi richiamato nella cittadina del titolo, quella in cui è vissuto a lungo e in cui ancora sta la famiglia di suo fratello appena deceduto, non fa che accentuare la sua estraneità a tutto. Non desidera fare niente, fa solo ciò che si sente in dovere di fare con l’idea di riandarsene il prima possibile. È lì per senso del dovere e per rispetto, ma in realtà non è lì. Almeno fino a che non salta fuori che il fratello ha indicato proprio lui come unico tutore di suo figlio, visto che la madre non è raccomandabile.
È più o meno qui che i flashback i...
Uno dei migliori film dell'anno, un melodramma tenue dai ritmi cui non siamo abituati. Manchester By The Sea è la minuziosa costruzione di un maestro
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