Moonlight
di Barry Jenkins
16 febbraio 2017
Con tre salti temporali Moonlight passa da Little a Chiron fino a Black, tre nomi per la medesima persona in tre età diverse: circa 10 anni, circa 17 e circa 27 (a spanne, non vengono mai dichiarate in realtà). Tre momenti diversi che costituiscono il film, tre fasi utili a raccontare la formazione di una personalità. Little è un bambino senza padre che trova in un signore della droga del ghetto un nuovo padre amorevole e una famiglia che lo curi; Chiron è un ragazzo che comincia a pensare di vivere in maniera indipendente, scopre di essere omosessuale e riceve la prima grande delusione della sua vita, assieme alle prime vere botte; Black è un gangster fatto e finito, spacciatore grande e grosso che ha dimenticato l’omosessualità fino a quando alla cui porta non bussa il passato.
Verrebbe da pensare che tutto Moonlight sia immaginato intorno al proprio finale, che tutto il film sia organizzato e scritto per dare senso all’ultima fase, l’incontro tra una persona che la vita ha costretto...
Tre età di un afroamericano di Miami, Moonlight cerca di mettere in scena le ricadute di una vita dura sui sentimenti, ma mostra solo la propria boria
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