Sing Street
di John Carney
9 novembre 2016
Formare una band al cinema può essere sintomo di noia, può essere una distrazione che non porta a niente, può essere il desiderio bruciante del successo o un modo per mettere a frutto un incredibile talento, in Sing Street è un maniera per diventare adulti. È perché esiste la musica, vissuta realmente, in prima persona, che è possibile per Conor immaginare un’altra vita, libero da genitori e imposizioni scolastiche. E diverso lo diventa davvero il protagonista, leader di un gruppo che di settimana in settimana segue tutte le mode musicali degli anni ‘80, fino a finire per conquistare il desiderio di cambiamento anche di un’autodefinitasi modella. E una volta tanto anche il mare in tempesta da superare del finale, la più stucchevole e diretta delle allegorie, suona appropriata.
Ribaltando l’intreccio tipico della commedia anni ‘80, e mettendo questa volta un ragazzo a smaniare sentimentalmente per una ragazza più grande, più cool e troppo distante da lui, John Carney esplora an...
La più semplice delle commedie musicali diventa in Sing Street un inno bellissimo alla musica come risposta ad ogni problema della vita
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