Nel secondo film per il cinema di SpongeBob trovate tutto quello che di buono c’è nella serie televisiva (una scrittura fantastica, multipli livelli di lettura, umorismo demenziale, dolce infantilismo), molti richiami al primo film del 2004 (sia nella trama che nei personaggi), più quello che c’è di pessimo nel cinema per bambini che desidera comprarli a tutti i costi.

Disney e Pixar, ma anche Dreamworks e Blue Sky ogni tanto, riescono con abilità a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, cioè a bilanciare l’esigenza di avvincere il pubblico sotto i 12 anni per vendere quanto più merchandising è possibile e riuscire lo stesso a mettere in scena degli ottimi film, che funzionino anche al di là della vendita di prodotti accessori. SpongeBob – Fuori dall’Acqua invece oscilla tra l’episodio televisivo ben fatto e il film più bieco.

La parte bieca è costituita dal segmento live action, cioè quando effettivamente, come promette il titolo, SpongeBob e la...