Gli zombie, forse ve ne sarete accorti, sono ovunque nel cinema degli ultimi anni. Sono nelle produzioni ad alto budget e sono in moltissime di quelle a basso. Life after Beth, dovendo scegliere, è nettamente più vicino alle seconde (ma ci sono John C. Reilly, Aubrey Plaza, Dean DeHaan e Anna Kendrick) e cerca disperatamente di affrontare la questione da un punto di vista sbilenco, diverso e particolare, cerca di raccontare una storia di cui abbiamo sentito già tantissime variazioni in una maniera ancora diversa, ancora nuova.

Per farlo fa appello all’umorismo e al sentimentalismo del lutto non elaborato. Questa volta il morto che ritorna è la fidanzata del protagonista, il quale, per nulla pronto al decesso, è dapprima esaltato dal ritorno, poi al peggiorare del suo stato fisico e al presentarsi dei sintomi di zombismo è sempre meno convinto mentre i genitori di lei continuano a fare finta di nulla e autoconvincersi che in fondo è tutto a posto, che invece che essere uno zombie ...