Può un film dal ritmo incoerente, pieno di falle, cadute e anche un filo di noia essere memorabile? Antonin Peretjatko sfida ogni buonsenso e ogni regola scritta con i suoi film e ancora una volta impone un “sì” a questa domanda.
Già La Fille Du 14 Julliet, passato a Cannes, aveva impressionato per la furia anarchica e l’umorismo surreale che sapeva mettere in campo anche se solo a tratti (era la storia di una coppia di amici che partono in vacanza per la festa della presa della Bastiglia ma il governo, causa crisi, revoca tutte le vacanze e in quello stesso giorno tutti devono rientrare per ricominciare a lavorare o andare a scuola), ora La Loi De La Jungle conferma i lampi di genio dell’umorismo di questo regista all’interno di film non sempre brillanti al 100%.
Per chiunque altro sarebbe un disastro ma in Peretjatko i lampi sono così luminosi da giustificare anche i bassi.

La sua furia materializza un umorismo demenziale ad un livello che il cinema americano non osa immaginare (uno ...