Finalmente Tony Jaa è tornato a lavorare con Prachya Pinkaew, il regista e soggettista del suo folgorante esordio, Ong Bak, e del subito seguente The Protector. Dopo quei film l’artista marziale tailandese aveva deciso di prendere le redini delle proprie opere passando alla regia degli stessi con i disastrosi esiti di Ong Bak 2 e 3. The protector 2 invece riprende il discorso interrotto 10 anni fa con i medesimi personaggi e la medesima idea di azione figlia del cinema di Hong Kong ma con un che di artigianale e paesano in più. Il dettaglio invece che infastidire ha un che di autentico, come lo stile di Jaa, fluido e atletico.

Per l’occasione il villain, rigorosamente occidentale come il canone della serie impone, lo interpreta RZA (finalmente entrato nel cinema d’arti marziali che ha sempre idolatrato) mentre la controparte marziale (quello con cui in sostanza Jaa se le dà) è Marrese Crump, anche lui parte dell’avventura di L’uomo dai pugni di ferro.
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