The tribe è un film duro e violento nel quale si parla solo il linguaggio dei segni, e non ci sono sottotitoli. Per qualsiasi udente è un film muto a tutti gli effetti. Quello girato da Myroslav Slaboshpytskkiy è a tutti gli effetti un film senza compromessi, che annulla il linguaggio delle parole a favore della narrazione audiovisiva pura, un film che non viene incontro allo spettatore ma ha piena fiducia in lui e nelle sue capacità di comprensione. Già solo per questo The tribe merita un applauso, se si aggiunge che è anche un film di mafia e soprusi, che racconta il sottobosco sordomuto senza porre enfasi sulla distanza dal resto del mondo (che semplicemente non esiste) ma sul dolore del corpo, è evidente che siamo di fronte al cinema migliore.
The tribe rifiuta ogni buonismo che un tema “sociale” potrebbe imporre, non relega i sordomuti in un ghetto di “diversi” nè li ritrae come buoni personaggi in attesa di riscatto, tutti i personaggi sono dei bastardi, v...
Senza compromessi The tribe entra nel mondo sordomuto non per compiangerlo ma per ammirare come i soprusi passino per il dolore del corpo. Una vera scoperta
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