Difficilmente quest’anno vedremo un film recitato meglio di Truman. Tutto in quest’opera di Cesc Gay è infatti pensato e realizzato intorno alla recitazione dei suoi due protagonisti, ogni altro elemento della messa in scena sembra al suo servizio. La sceneggiatura viaggia bassa, evitando impennate o scene madri clamorose, il montaggio lavora per essere quanto più invisibile possibile e anche la regia cerca di tenere un tono chiaro e apparentemente distaccato. Tutto è là perché nell’interagire fra loro questi due amici di sempre che si stanno per separare (perché uno dei due ha un tumore e ha deciso di non curarsi) dicano qualcosa con il linguaggio delle parole e qualcos’altro con il linguaggio del corpo. Ad interpretare i ruoli, non a caso, ci sono due attori come Ricardo Darin e Javier Camara.

Vedendo questo straordinario film spagnolo viene da pensare che forse questa è la maniera migliore per lavorare sui sentimenti maschili, quelli che non vengono raccontati a parole e sui q...