La cosa migliore di Sotto L’Ombra è il mondo che crolla intorno alla protagonista, che si modifica e si deforma come in una delle dimensioni parallele del Doctor Strange, ma senza nessun effetto visivo e senza nessun brutale stacco tra vero e finto. Lentamente, di scena in scena, la realtà che la circonda si incrina assieme al palazzo in cui abita con la figlia e in cui rimane sola.
A Teheran negli anni ‘80 è arrivato il regime teocratico che vige tutt’ora, l’integralismo religioso ha preso il potere dello stato e tutto è cambiato. Il film è ambientato durante la lunga guerra con l’Iraq, sono i giorni in cui l’arrivo di bombardamenti spinge molti a lasciare la città, ma non la protagonista che nel suo appartamento vuole rimanere fino a che non riesce a trovare la bambola di sua figlia, che intanto ha una febbre sempre più forte e sostiene sia un demone ad averla presa, per dimostrare di non essere una cattiva madre.

A partire dalla prima scena in cui per via del suo passato da attivist...