Quello di Patrice Leconte è un film che nasce e vuole essere vecchio stampo, una commedia che viene dal teatro senza fare niente per nascondere quest’origine, che si bea del suo ritmo indiavolato (la durata della storia coincide con quella del film, un’ora e mezza infernale nella vita del protagonista, piena di eventi e svolte), dei suoi attori e del contesto alto borghese in cui è ambientata.
Un dentista trova in un mercatino delle pulci un disco di jazz a lungo cercato, tutto contento torna a casa per ascoltarlo ma ogni volta si intromette qualcosa. Dal piccolo (problemi di pulizie) al grandissimo (la festa del vicinato) fino all’intimo (le confessioni della moglie), tutto sembra complottare contro di lui e la sua voglia di ascoltare un disco in santa pace, in realtà tutto è diretta conseguenza dell’atteggiamento che ha tenuto per anni.

È difficile negare l’abilità di Christian Clavier di mettere se stesso ancora più al centro della scena

In Tutti pazzi ...