Il Padre
di Fatih Akin
9 aprile 2015
Dopo Atom Egoyan e Robert Guediguian tocca a Fatih Akin affrontare l’odissea di quel genocidio armeno per mano dei turchi accaduto a ridosso della I Guerra Mondiale e ufficialmente preso come punto di riferimento da Adolf Hitler per replicarlo in occasione dell’Olocausto.
Akin, di casa ormai ai Festival e vincitore giovanissimo di un Orso d’oro per il meraviglioso La sposa turca poi bissato da altri premi importanti a Cannes e Venezia, decide di raccontare con The Cut la storia del massacro degli armeni da parte dell’Impero Ottomano attraverso le avventure di un fabbro felice e con bella famiglia, dal 1915 al 1923.
Si chiama Nazaret e porta una croce sul polso.
Presto la porterà anche sulla schiena per un calvario lungo otto anni.
Lo interpreta il di solito bravissimo Tahar Rahim, qui un po’ troppo imbambolato e caricaturale nelle espressioni nonché drammaticamente troppo giovane per il ruolo. Strano perché Rahim, daitempi de Il profeta, sembra sempre dimo...
Arriva in Concorso l'attesissimo The Cut del cocco dei Festival Fatih Akin. E' un'avventura storica quasi più picaresca che drammatica. Con pregi e difetti
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.