Si può proprio dire che Joshua Oppenheimer sia tornato sul luogo del delitto.
Dopo il documentario candidato all’Oscar 2014 The Act of Killing, il documentarista texano continua la lancinante opera di recupero delle testimonianze del massacro indonesiano post-1965 di quel milione di cosiddetti “comunisti” da parte del regime militare del generale Suharto.
In The Act of Killing la parola e le immagini erano state affidate agli artefici di quel massacro principalmente nella persona di Anwar Congo, cinefilo così appassionato di gangster americani visti nei film da diventarne un clone al servizio dei militari pronti a fargli uccidere centinaia di dissidenti.
In The Look of Silence la parola passa ad Adi, giovane figlio di una famiglia di vittime (il fratello è stato massacrato in modo così cruento da finire in un libro di illustrazioni redatto da uno dei carnefici) che con la scusa di misurare la vista alle persone, entra nelle case di anziani indonesiani per porre domand...