Non era per niente facile.

E invece Sabina Guzzanti ce l’ha fatta a raccontare con brio ed eleganza una delle pagine forse più buie del dopoguerra italiano.

Al suo quarto lungometraggio documentario dopo il folgorante Viva Zapatero! (2005; fu evento a sorpresa proprio alla Mostra del Cinema di Venezia) sulla censura subita in Rai, Le ragioni dell’aragosta (2007) su un’autoanalisi di gruppo comico (il clan di Avanzi), Draquila (2007) sui terremoti che colpirono il capoluogo abruzzese e zone limitrofe nella primavera del 2009 e Franca, la prima (2011) sull’attrice e sceneggiatrice Franca Valeri… la regista romana punta molto in alto.

Il suo obiettivo è ricostruire con il supporto di un cast di attori sopraffini quello che alcuni magistrati pensano possa essere successo all’indomani della stagione delle bombe di Cosa Nostra (dal 14 maggio 1993 al fallito attentato alla Stadio Olimpico del 31 ottobre 1993) dopo gli omicidi dei magistrati Giovanni Falcone...