I film di Frederick Wiseman sono come capsule da spedire nello spazio, sono la testimonianza migliore pensabile di cosa sia effettivamente vivere oggi nel mondo Occidentale, al netto dei filtri di finzione. Molti film raccontando storie false dicono cose vere, i documentari di Wiseman mostrando cose vere cercano di dare conto di chi siamo diventati oggi come specie, cosa siamo in grado di fare, costruire, progettare e organizzare tutti insieme. Il suo folle progetto sembra essere quello di mostrare la comunità umana al lavoro, la sua missione senza senso quella di usare il cinema per inquadrare cose immense e sfuggenti come istituzioni, città o interi popoli. Per farlo ovviamente ricorre all’opposto del totale, cioè al particolare (inquadrature strette ma molto diverse, un tempo limitato e un luogo circoscritto), altre possibilità non ne ha, ma la maniera in cui monta insieme i suoi centinaia di bocconi è una sinfonia di poesia minimalista.

Forse si arrabbierebbe Wiseman se gli s...