Nel film di Renato De Maria ci sono 6 attori che interpretano 6 gangster della storia del crimine italiano in un periodo ben preciso, tra la fine del fascismo e gli anni ’60. Li interpretano con fare teatrale su uno sfondo nero, recitano monologhi in camera, raccontano le grandi imprese della loro vita e la filosofia che li animava. È quindi un misto di realtà e finzione quello proposto in queste 6 personalità intrecciate, la verità cronachistica delle imprese (alcune davvero pazzesche) e la falsità della morale che De Maria mette in bocca ai criminali.

Come in tutte le leggende è difficile dire dove finisca la parte reale e dove inizi la fantasia nella maniera in cui il film traccia una linea diretta e precisa tra antifascismo e criminalità. Il passato di questi gangster, tutti partigiani o comunque antifascisti militanti, è un’educazione alla violazione nei confronti della legge e alla lotta contro il sistema in anni di regime, una che li trasforma poi in oppositori del n...