Cinema inglese di prati e pioggerella, di rapporti distrutti e famiglie che faticano a definirsi tali, in Light years tre figli cercano di ritrovare la madre che sanno essere ricoverata, non si rassegnano alla sua demenza incipiente e si illudono di poter tornare a stare tutti insieme, come se questo di conseguenza aggiustasse le loro vite.
Un’adolescente, un preadolescente e una bambina, tutti con i più normali problemi della loro età, con paure e difficoltà che si sentono bloccati dalla rovina del loro nucleo familiare, abbandonati da una madre ricoverata assieme ad un padre che non parla più, o non interagisce più e si è chiuso nel proprio lavoro.
Light Years, presentato nella Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia, cerca di costruire la dolcezza non tanto di un sentimento ma di un desiderio di sentimento, l’aspirazione ad un ritorno indietro nel tempo all’età felice. Il suo pregio maggiore è di farlo non tanto con la trama quanto con il casting (i tre fratell...
Sono gli anni luce che ci distanziano dal passato i Light years del titolo di questo film che costruisce il desiderio di un rapporto invece che un rapporto
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