Quattro capitoli (Rivelazione, Esodo, Genesi, Punizione), di cui i primi tre in senso cronologico a ritroso, sono la struttura portante dell’epopea western Brimstorm, prima grande produzione internazionale per il regista l’olandese classe 1969 Martin Koolhoven.

Dakota Fanning, Kit Harington (completamente sprecato), Guy Pearce e Carice van Houten. Gran cast ma purtroppo la montagna ha partorito un topolino o meglio un film pretenzioso, involontariamente ridicolo e convinto di essere più significativo di quello che è.

Accompagnato da una colonna sonora retorica e ridondante, il film è essenzialmente Dakota Fanning contro Guy Pearce. Lei è una madre del West muta e con una storia di violenza alle spalle mentre lui è un reverendo macchietta, ottusamente crudele, più indistruttibile di Michael Myers del primo Halloween (1978) e con un look identico al Brad Pitt de L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford.

Fanning inespressiva (come in un altro film in ...