Come tutti i numerosi adattamenti di storie note che stiamo vedendo in questi anni, anche Victor – La Storia Segreta del Dott. Frankenstein muta il proprio genere. Quella che era una storia tradizionalmente horror o gotica diventa steampunk. Nonostante Frankenstein, al pari di altri mostri classici del cinema come Dracula, sia stato nei decenni una figura trasversale, capace di essere al centro di animazione, tantissima commedia, avventura e quant’altro, quando si è trattato di raccontarne con una certa fedeltà la storia tratta dal romanzo originale si è sempre optato per l’horror.
In un momento in cui le fiabe diventano fantasy, il romanzo gotico si trasforma quindi in steampunk (ma era capitato anche a Sherlock Holmes), troppo tentato dall’idea di avere un protagonista scienziato più avanti del suo tempo attraverso cui leggere ogni cosa.

Anche se il punto di vista scelto è quello di Igor, ovvero Daniel Radcliffe, gobbo ma non realmente, appassionato di anatomia, prelevato da un...