Lorenzo Corvino parla per una generazione. Lo fa a partire dal titolo (in cui include il riferimento alla generazione X) e lo fa più esplicitamente ancora nel film, in cui i suoi personaggi, tutti coetanei, sono vittime di una disavventura lavorativa che verrà proiettata come una piaga generazionale.

L’idea è quella di esorcizzare la difficile situazione lavorativa di chi oggi ha più di trent’anni in un film che racconta con tono avventuroso e fare da found footage le peripezie di tre di loro. Tre che abbiano apposta i tratti più comuni possibili e che, sempre apposta, siano sognatori e romantici, artisti e guasconi, simpatici e coinvolgenti.

Una volta tanto non è nemmeno troppo le forma ad infastidire (per quanto i dialoghi e le psicologie dei personaggi gridino vendetta fin dalla prima scena) ma, con una sana presa di posizione, il contenuto. WAX: We Are The X mescola idee da The Dreamers ad un viaggio che nulla ha a che vedere con i desideri di isolamento sentimentale dei ragazzi di...