Wild
di Jean-Marc Vallée
2 aprile 2015
Non ci sono dubbi sul fatto che Wild si presenti come “Into the wild per signore” (e il titolo in questo dà una mano), in realtà il film di Jean Marc Vallée, seppur tratto anch’esso da una storia vera e seppur centrato anch’esso su una persona che rimanendo all’interno del Nord America fugge dalla civiltà per arrivare in un luogo selvaggio, ha uno spirito sociale e umanista che lo differenzia nettamente dal film di Sean Penn. È evidente che ci troviamo nel medesimo genere, quello del contatto tra esseri umani e natura, i grandi spazi e la riscoperta di un immaginario naturalistico perduto, tuttavia Into the wild era un film che metteva in questione l’approccio naturalista, mai davvero dalla parte del protagonista, ammirato e spaventato dai luoghi che Alexander Supertramp attraversava, mentre Wild è animato da una patina più banalmente sognatrice.
La vera storia di Cheryl Strayed e il suo viaggio a piedi lungo la Pacific Crest Trail (un percorso noto ...
Pieno di amore per i grandi spazi e convinto della necessità di lasciare la civiltà Wild non ha dubbi e alla fine buonista com'è sembra riuscito solo a metà
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