Winston Churchill amava dire che la Russia è “un indovinello, avvvolto in un mistero, dentro a un enigma”. Allo stesso modo la grande letteratura del tardo impero Romanov, sia per le sue dimensioni fisiche che per l’impegno degli autori è un gigante difficile da attaccare, come se nel tentativo di racchiudere “tutte le Russie” in forma cartacea, Tolstoj e i suoi contemporanei si siano arresi davanti all’immensità del loro mondo ormai al crepuscolo.

Joe Wright, nell’approcciarsi ad Anna Karenina, ha scelto la strada opposta: stralciando dal romanzo tutte le sue componenti più complesse e approfondite, il regista di Orgoglio & Pregiudizio ha trasformato il capolavoro di Tolstoj in un’esercizio visivo di straordinaria eleganza, dove l’estetica, intesa come perfetta e precisa scelta dei movimenti e delle inquadrature, ha la meglio sulla trama e sul contesto narrativo, rendendo il film più simile ...