Non aveva mai diretto un film così imperfetto Edoardo Winspeare, non aveva mai girato con attori così poco esperti (nel caso specifico non sono professionisti) nè era mai ricorso ad un tale numero di semplicismi per narrare quello che è il suo contesto di riferimento (Puglia, retaggio religioso, riappropriamento di una forma moderna di tradizionalismo naturale), eppure non aveva mai fatto un film così bello.

In grazia di Dio racconta 4 donne appartenenti a 3 generazioni. Una nonna, le sue due figlie e ancora la figlia adolescente di una di queste. Come si conviene al cinema le donne hanno 4 caratteri opposti (la tradizionale, la burbera piena di senso di responsabilità, la frivola che insegue sogni d'artista e la moderna scapocciata), intorno ad alcune girano degli uomini e su tutte incombe un contesto economico non facile.

A dire il vero le difficoltà economiche paiono più che altro un buon modo per fornire forti motivazioni...