Nonostante esiti non particolarmente clamorosi è innegabile come Marengo persegua con forza, pervicacia e convinzione degne della miglior causa una propria idea di cinema, che attinge le mani dentro storie che oscillano tra il noir (Notturno bus) e il poliziesco fino allo spionaggio internazionale (quest'ultimo), tempestandole di momenti di commedia forti ma mai invasivo nè ruffiani.

Già regista della serie Boris, Marengo anche stavolta si porta dietro alcuni attori (Calabresi, Crescentini e un po' di Pannofino) e l'ambizione di realizzare film diversi, inconsueti ma comunque di intrattenimento per tutti.

Eppure anche questa volta è rimasto schiacciato da ambizioni smodate. Perchè il matrimonio tra due generi è molto difficile, specie se dotati di toni in contrasto gli uni con gli altri. La sdrammatizzazione della commedia e la drammatizzazione del poliziesco in cui un uomo comune si trova al centro di eventi straordinari, sono ...