Fonte: TheOneRing.net

Giochi di potere, secondo il New York Times. E come dargli torto? In questo approfondimento sulla versione online del quotidiano viene fatto il punto dela situazione riguardo allo Hobbit, e a conti fatti sta succedendo quanto programmato.

I fan hanno reagito in massa alla famosa mail mandata da Peter Jackson al sito TheOneRing.net, sito di cui ora tutto il mondo sta parlando (alla faccia della pubblicità, dopo due anni di lento declino dovuto alla chiusura di ogni attività riguardo al Signore degli Anelli). Il webmaster del sito, Xoanon, ha ammesso che i fan al momento sono semplicemente confusi: non capiscono perché Jackson e la New Line non riescano a raggiungere un accordo, né come mai lo studio sta per perdere i diritti di distribuzione a favore del legittimo proprietario (al quale li avevano "affittati"), Saul Zaentz. La risposta? Giochi di potere.

E in questi giochi ovviamente TORN è schierato dalla parte del regista, che ha creduto nel sito fin dai primi anni di produzione di ISDA e che in cambio ha ricevuto supporto, pubblicità e "spirito di aggregazione" nell'enorme community dei fan del Signore degli Anelli, una aggregazione che continua ancora adesso, anni dopo la conclusione della trilogia, come possiamo vedere tutti in questi giorni. Capitanati da TheOneRing.net, molti altri siti stanno incitando i fan a boicottare il film nel caso non fosse diretto da Jackson: una reazione che vi avevamo anticipato non appena la lettera fu pubblicata.

E così la New Line si trova alle strette. Il NY Times segnala che lo studio ha i diritti per realizzare il film fino al 2009: a partire da allora, infatti, questi torneranno alla Tolkien Enterprises. E' evidente l'imbarazzo della casa di produzione causato dalle ultime evoluzioni della situazione, tanto che non ci sono state ancora dichiarazioni ufficiali a parte segnalare che lo studio è in causa con la compagnia di Jackson, la Wingnut Film, e che questo non può che complicare i loro rapporti.

Per quanto riguarda Saul Zaentz, il mondo intero ha riportato le sue parole quando ha detto a un sito tedesco che "Lo Hobbit sarà diretto da Peter Jackson". Una affermazione sicura e decisa, che però in un'altra intervista sarebbe stata "travisata", secondo Zaentz stesso:

"Ci piacerebbe molto che Lo Hobbit venisse realizzato, ovviamente con Peter jackson. E' un buon regista, è la persona giusta, conosce già tutto. Ma è una cosa difficile da ottenere, quando si è arrabbiati per non aver ricevuto il denaro promesso.

La controversia tra Jackson e la New Line infatti riguarda, ovviamente, soldi: nel febbraio 2005 Jackson ha denunciato lo studio a causa dei profitti non dichiarati da quest'ultimo e ottenuti sulla Compagnia dell'Anello. Il regista voleva avere accesso ai dati esatti degli incassi del film (in particolare del merchandising e delle vendite dei dvd), in quanto non credeva a quanto dichiarato dallo studio. Quest'ultimo ancora adesso si rifiuta di fare un audit, e non avendo avuto successo alcuna mediazione tra le due parti in causa tutto è ancora sospeso.

Il NY Times conclude l'articolo con una piccola rivelazione: un paio di settimane fa la new Line ha chiamato Peter Jackson dicendogli che il loro rapporto professionale era da considerarsi concluso, e che quindi non avrebbe diretto Lo Hobbit – ebbene, tutto ciò sarebbe stata la reazione finale a una brutta provocazione del regista, che mesi fa si è rifiutato di mandare un video di saluto per la New Line in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione dello studio.

Insomma, per certi versi sembra veder litigare dei bambini – per altri è la lotta tra due colossi orgogliosi. Nel mezzo sta la MGM, che ha i diritti di distribuzione del film. Lo studio deve co-finanziare il film assieme alla New Line, ma ha intenzione di chiamare Jackson alla regia, sicuro com'è che appena la polvere si abbasserà il regista accetterà di tornare nella Terra di Mezzo. Solo che al momento a giocare con la polvere ci sono siti come Torn