Fonte: scifi.com

A parlare questa volta è Terry Rossio, co-sceneggiatore della trilogia di Pirati dei Caraibi. L'argomento? Il finale di Pirati dei Caraibi 3: at Worlds End, che giustamente si preannuncia come qualcosa di apocalittico. Una degna conclusione per la trilogia, qualcosa di veramente epico: ecco come lo definisce Rossio mentre viene intervistato dal sito SCI FI Wire in occasione dell'uscita del dvd del secondo film.

"La cosa più difficile nello scrivere una trilogia è riuscire a ottenere un degno climax alla fine del terzo episodio. In questo caso la difficoltà non sta solo nello scrivere un finale per il film, ma anche uno per tutti e tre i "finali".
Una cosa che ritengo unica, per At Worlds End, è che ha un senso di finalità a livello intrinseco. Ognuno sul set sente che stanno per finire le riprese: è una trilogia epica, fantasy, enorme – e ora si sta concludendo. I personaggi trovano finalmente una risoluzione, c'è un culmine nella storia: tutto tende a un climax. Quello che non poteva esserci in La Maledizione del Forziere Fantasma c'è in questo film. E direi che questa è la cosa più interssante.

La cosa interessante, più che altro, è che Rossio parla del film come di qualcosa che concluderà tutto – ciò significa che non ci saranno altri sequel? Difficile a dirsi, probabilmente Rossio intende dire che la trilogia in sé vede una conclusione in questo episodio, e i sequel (se ci saranno) prenderanno altre strade.

In At Worlds End Elizabeth Swann (Keira Knightley) e Will Turner (Orlando Bloom) si uniscono a Captain Barbossa (Geoffrey Rush) per salvare Jack Sparrow (Johnny Depp) dalla tomba "subacquea" nella quale era stato trascinato dal Kraken.
Le riprese aggiuntive del film (in realtà parte di esso era stato girato assieme al secondo film) sono ancora in corso, e proseguiranno fino all'inizio del 2007.