Fonte: AICN

Veloce riassunto delle puntate precedenti: i diritti di produzione dello Hobbit che la New Line possiede scadranno entro il 2009, quindi in due anni lo studio deve far di tutto per trovare un regista di alto livello e fargli dirigere il film, pur con la totale disapprovazione della MGM (che non ha ancora detto nulla, oltre a "faremo il film solo con Peter Jackson a cavallo) e del produttore Saul Zaentz, al quale torneranno tutti i diritti breve (al momento ne ha solo una parte). Morale, mentre tutti sanno benissimo che quando scadrà il contratto di Bob Shaye (a capo della New Line), il che accadrà molto presto, probabilmente non verrà rieletto (ma questo dipende anche dalla riuscita di Queste Oscure Materie – La Bussola d'Oro) lo studio prenderà accordi con Jackson (o comunque succederà quando la causa in corso col regista arriverà a un termine), Shaye corre da un regista all'altro.

La prima speculazione vuole che Sam Raimi fosse stato avvicinato da Shaye, e lo stesso regista ha confermato la cosa dicendo però che non c'è mai stato un secondo incontro, e che comunque a dirigere quel film, per ora, ci vede solo Jackson.
La seconda speculazione l'ha messa in giro AICN proprio qualche giorno fa: anche Peter Weir sarebbe stato avvicinato. Il regista australiano, padre di film come The Truman Show e Master and Commander, non ha ancora commentato la cosa, nè nessuno ha smentito o confermato, per cui la notizia resta in una sorta di limbo.

Tuttavia ad AICN sono bastati questi due nomi per decidere di stendere una lista molto simpatica di potenziali registi da consigliare alla New Line (ricordiamo a tutti che Harry Knowles, fondatore del sito, è storicamente molto legato a Jackson e appoggia pienamente la sua candidatura a regista).

Ecco un po' di nomi, una via di mezzo tra registi che in effetti potenzialmente potrebbero trarre un grande film dal romanzo di Tolkien e registi che ne tirerebbero fuori uno sfacelo, con un nostro breve commento:

Stephen Sommers: la visione dello Hobbit del regista di Van Helsing sarebbe quantomeno imbarazzante.

Michael Bay: potrebbe essere preso in considerazione, anche se lo trasformerebbe in una specie di manifesto patriottico degli USA o ci infilerebbe dentro qualche carro armato o Harrier.

Brad Siberling: effettivamente il regista di Casper potrebbe avere la stoffa giusta, soprattutto se si rimanesse sul tema "fiaba per ragazzi".

Bil Condon: il regista di Dreamgirls sembra non rientrare affatto col tema del romanzo, ma a detta di AICN ha un'ottimo senso visuale e dei personaggi.