Fonte: TORN, MTV

3dUno dei primi rumour sullo Hobbit, prima ancora che arrivasse la conferma che il film e il sequel sarebbero stati fatti, riguardava l'opportunità che venissero girati in 3D stereoscopico.

Se ne iniziò a parlare circa un anno fa, e da allora le speculazioni sono proseguite. Ora MTV ha chiesto definitivamente a Guillermo del Toro di rispondere a questa domanda: i film verranno girati in 3D o IMAX? Forse sì, ha risposto il regista.

L'IMAX è una tecnologia fantastica. Sono azionista della IMAX, adoro l'IMAX. Avevo visto Polar Express, ma lo rividi in 3D e in IMAX, e la mia vita si è trasformata. Credo che sarà giusto discuterne, ma ancora non lo abbiamo fatto. Siamo abbastanza esperti, ormai, da sapere che queste cose non vanno immaginate quando si scrive la sceneggiatura. Attualmente quello che abbiamo sono quattro persone che scrivono la sceneggiatura: parleremo del 3D e dell'IMAX, ma non ora.

imaxGirare il film in 3D stereoscopico (come Avatar di James Cameron) farebbe lievitare il budget, ma anche le possibilità di incasso (i biglietti dei cinema 3D, che diventano sempre di più col passare dei mesi anche in Italia, costano di più). Stessa cosa con l'IMAX: Il Signore degli Anelli uscì nei cinema IMAX, in versione rimasterizzata – ma non conteneva scene girate appositamente in IMAX. Il Cavaliere Oscuro sì, ed è stato il più grande successo della storia IMAX anche per quello.

Ulteriori informazioni a riguardo Del Toro le ha date in un'altra intervista – la seconda parte dell'intervista dell'altro giorno, pubblicata da TheOneRing.net. Tra le altre cose, Del Toro parla del casting, del processo di sceneggiatura e della possibilità che i film vengano girati in 3D stereoscopico:

 

Puoi parlare del processo di lavorare come uno di quattro sceneggiatori?
La cosa strana – e ce ne capitano di ogni – è che spesso lavoro in collaborazione. Normalmente scrivo da solo se si tratta di un film spagnolo (incluso però Hellboy), ma il resto sono collaborazioni. A volte con uno, a volte con più sceneggiatori come nella Spina del Diavolo. E poi in realtà Peter, Fran e Philippa sono praticamente una persona sola. Sembrano usciti dal dogma cattolico "Padre figlio e spirito santo" – non li distingui. Posso dire quali sono gli aspetti distinti che ognuno di loro porta nelle varie fasi del processo – Philippa è una specie di Oracolo e sa tutto. Ma anche Fran, in realtà. Lei non crede di esserlo, dice sempre "Beh non mi ricordo bene, ma…" e poi tira fuori una citazione da manuale a proposito degli elfi in miniera o qualsiasi altra cosa. Più leggo di Tolkien, più credo che il risultato sarà perfettamente bilanciato perché alla fine è una specie di ping pong. Uno dei gruppi finisce una parte del compito, e poi lo rimbalza a un altro e così via. Alla fine saremo un unico gruppo coeso, come mi è capitato altre volte.

Fantastico. Ho sentito che stavi scrivendo qualcosa oggi, immagino fosse Lo Hobbit.
Sì stavo traducendo un insieme di fogli in un documento finale di bozza, una sorta di linea guida. Mi piace scrivere queste cose a mano, ti dà un senso tattile. Quel blocco di fogli viaggia sempre con me all'interno di piccole scatole nere segrete numerate da uno a quattro. Non sono troppi se si pensa alla mole di lavoro. Non preparo fogli per delle scene, ma per "battute". Esempio: Gandalf spiega perché Bilbo è un ladro perfetto, oppure: la prima parte della leggenda della Montagna Solitaria. Sono battute. Non sono scene intere. Alla fine arrivi a fare qualcosa dai 300 ai 600 foglietti per un film così.

WOW! Hai parlato di sei-sette mesi, e poi speri di aver finito tutto e poter stabilire un budget.
In realtà faremo il budget un po' prima. Quello che dico è che avremo tutto pronto tra sei mesi.

E il casting?
In realtà potremmo dover iniziare a fare il casting prima, perché dobbiamo "fermare" la disponibilità degli attori, e per poter iniziare a lavorare a costumi e makeup.

Ah interessante. E a proposito di questo Ian McKellen e Andy Serkis hanno già confermato il loro coinvolgimento o per lo meno il loro interesse. Presumo nessun altro…
No, abbiamo già fatto abbastanza dicendo al mondo che speriamo di ottenere tutti gli attori della trilogia che ci servissero, ma non possiamo dire nomi altrimenti la gente si fa aspettative e non possiamo assicurare nulla.

Il che ha senso. Ma chi cercherete per primo? O cercherete tutti insieme?
Beh, sicuramente Bilbo e i Nani, e Bilbo e Thorin in particolare, saranno i primi. Il casting dipende dalla chimica tra i personaggi. Il primo passo è trovare Bilbo, perché per me molto si cela, nella storia, nella relazione tra lui e Thorin – ovviamente a causa dei cambiamenti che avvengono nel gruppo dei nani e in Thorin, e del modo in cui il personaggio di Bilbo si riafferma alla luce dell'avarizia di Thorin. Bilbo e Thorin dovranno avere una chimica profonda tra loro, una sintonia. Ci sono alcuni momenti veramente pivotali nella storia: uno è il faccia a faccia tra Bilbo e Smog – e ancor di più la distruzione della Città e quella di Smog. Bilbo e Smog nella narrazione rappresentano gli opposti. Un altro momento decisivo è la spedizione dell'Archepietra. C'è una scelta da fare, e Bilbo la fa. Sono momenti immensi. Tutto gira intorno a Bolbo. Oserei dire che non solo in questi due film, ma in tutti e cinque i film risuonano queste scene. Quindi penso che idealmente non si possa semplicemente girare le scene "così". Dovremo fare il casting per i personaggi più importanti, e poi costruire su di loro le scene.

Ma c'è qualcosa in particolare che ti rende nervoso o ti spaventa in questo processo?
Intendi come sceneggiatore o com regista?

Beh entrambi.
Beh scrivere… penso che finché abbiamo un obiettivo, qualsiasi cosa è importante. Il che significa che ogni istante è difficile. Sai com'è, quando stai trattando con il concetto di includere o escludere qualcosa che è legato allo Hobbit o addirittura alle Appendici… O quando decidi di omettere qualcosa perché va contro la narrazione del film. Quindi qualsiasi cosa è una sfida. E dal punto di vista della regia, penso che ogni istante del film sia una sfida. La più grande di tutte ovviamente sarà Smog – ma qui parliamo di ovvietà. Smog ha il grande vantaggio di essere il miglior Drago di cui sia mai stato scritto, quindi abbiamo delle ottime basi. Non a caso si chiama Il Magnifico – è descritto benissimo. In termini di design, però, perché la forma è la funzione, e funzione e forma alla fin fine creano conflitto (per lo spettatore). Quando guardi un drago non vieni colpito solo da quanto sembra ben fatto, ma dall'aspetto in sè, dalla prima impressione che lo rende riconoscibile. Silhouette! Il che lo rende anch emisterioso. Capire che se progetti Smog devi progettare anche Montagne Solitarie, dentro e fuori, perché sono loro che ti diranno chi è lui.

E' questo il modo in cui io progetto mostri. Io li disegno in modo che voi possiate, nella migliori delle circostanze, capire che sono vivi alla prima occhiata che gli date. Il momento nel quale vedete il Fauno nel Labirinto del Fauno, quella creatura con rune incise nel corpo e radici intorno a lui – capite che vive, capite come vive, dove e quanto è antico, prima ancora di sentirlo dire "Il mio nome è qualcosa di così antico che solo gli alberi e il vento possono dirlo". Stessa cosa con Smog: appena appare, nel libro, trasmette vita – e voi dovete percepirlo. E' una cosa complessa, ma tutto è complesso.

Ufficialmente abbiamo una storia per ognuno dei tredici nani, e nessuno va trattato come personaggio secondario. Ma vanno trattati come tali, perché questo è il delicato problema di avere tredici nani in un film. L'idea è quella di vedere "i magnifici sette" nel mezzo del film – sono stati assoldati per un motivo. E se tutti e tredici si assomigliano – o ancora peggio, se sono troppo diversi l'uno dall'altro – questo è un altro problema. Quindi va trovato un bel bilanciamento in modo che quando arrivano li riconosciamo come i "sette samurai" e capiamo, dal modo in cui interagiscono tra di loro, che uno è stato scelto perchè è molto vigile, comanda, l'altro è leale, quei due lì si scannano sempre ma morirebbero l'uno per l'altro, eccetera. Sono aspetti da tenere in considerazione mano a mano. Ogni cosa è una sfida. E' il film più difficile che farò mai in vita mia.

Cambiando discorso, anche se c'entra con l'enfasi che vorrete dare a Smog, immagino che tu abbia visto il Cavaliere Oscuro e abbia notato come hanno fuso scene Imax nel film. Si è parlato anche del fatto che tu stia considerando di girare il film in 3D stereoscopico, come Avatar – puoi dirci qualcosa?
Posso dire con assoluta convinzione che nessuna di queste cose è stata discussa ufficialmente all'infuori di una chiaccherata al bar. Veramente, so che è incredibile da dire, ma è troppo presto. Abbiamo così tante cose molto più importanti da discutere. Ne abbiamo parlato, se ne abbiamo parlato, molto di straforo. Ne parlai brevemente con James Cameron, ma non legato al gruppo e non in maniera realistica per ora.

Lo Hobbit uscirà nel dicembre 2011, il sequel (ancora senza titolo) nel dicembre 2012. Prodotti da Peter Jackson, entrambi sono diretti da Guillermo del Toro. Maggiori informazioni sul primo film le trovate nella nostra scheda.