Rubrica a cura di ColinMckenzie

Tornare dopo dieci anni a Venezia fa un effetto particolare.

Nel 2000, veniva mostrato Otesanek, l'ultimo film di Svankmajer – che sarà presente anche quest'anno al Lido. All'epoca, c'era anche una commedia di Mazzacurati (La lingua del santo) in concorso, e lo stesso avviene quest'anno. Tutto uguale e la storia si ripete? Non proprio, considerando che, a detta dei frequentatori abituali, la gestione Marco Muller ha scombussolato le carte in tavola. Così, possono arrivare in concorso film di genere che normalmente i Festival non li vedono neanche con il cannocchiale, e non si ha paura di fare scelte coraggiose.

Certo, non tutto è perfetto (penso ai titoli italiani in competizione l'anno scorso, non esattamente scelte azzeccate), ma l'impressione è che non ci si debba annoiare come capita altrove (certi resoconti di amici da Cannes e Berlino mi hanno messo i brividi).

Insomma, se non riusci...