Rubrica a cura di Colinmckenzie

L.A. Zombie di Bruce LaBruce. Sarebbe facile etichettarlo come il solito film scandalo che passa ai Festival, facendo felici tutti, realizzatori e organizzatori delle rassegne, che ricevono una bella spinta promozionale. D'altra parte, non sarebbe neanche sbagliato. Diciamo che l'ago della bilancia non è perfettamente al centro tra 'fuffa' e 'prodotto rivoluzionario', ma neanche a uno di questi due estremi (sebbene chiaramente più da una parte).

Senza dubbio, la parte migliore del film (che dura complessivamente poco più di un'ora) è nei primi dieci minuti. Sembra di vedere uno strano prodotto, a metà tra film di genere horror e divagazioni poetiche-malinconiche, soprattutto grazie alle musiche molto interessanti, tra gli elementi più efficaci della pellicola. E l'elemento porno del prodotto, chiaro fin dall'inizio, viene sfruttato per una scena in cui magari si fatic...