In questi dieci anni il franchise di Fast & Furious si è evoluto in maniera molto particolare.

Partito col botto e mantenutosi un successo anche dopo l'abbandono di Vin Diesel, sembrava destinato a concludersi dopo un terzo capitolo dagli incassi non esaltanti, ma le cose sono andate diversamente.

Il quarto film, infatti, complice il ritorno della coppia di protagonisti originali, è stato un successo senza precedenti, tale da infondere nuova linfa alla saga e da regalare alla Universal una potenziale miniera d'oro per gli anni a venire. Con l'uscita di Fast & Furious 5 questo weekend negli Stati Uniti ne avremo la conferma, ma la major sa anche che per mantenere vivo l'interesse del pubblico qualcosa dovrà cambiare nel meccanismo ormai rodato che ha spinto gli spettatori ad andare al cinema fino a questo momento.

Le corse clandestine di automobili possono funzionare due o tre volte, ma per mantenere interesse la saga deve ambire a diventare qualcosa di più. A porsi il problema sono i nuovi boss della Universal, Adam Fogelson e Donna Langley, che subentrati alla precedente amministrazione di Marc Shmuger e David Linde hanno iniziato a pensare alla nuova direzione da dare in futuro al franchise. Ecco cosa hanno dichiarato a Deadline:

La domanda che ci si è presentata lavorando a Fast Five e Fast Six è la seguente: possiamo cessare di trattarlo come un semplice film di macchine e trasformarlo in un vero franchise d'azione sul modello dei grandi caper movie di 10 o 15 anni fa?

[…] Se questi film fossero ancora film di corse automobilistiche, ci sarebbe sicuramente un tetto al numero di persone che li va a vedere. Volevamo capire se fosse possibile levare al franchise questa etichetta, e utilizzare l'abilità al volante solo come parte del film, come avviene con i grandi inseguimenti in The Bourne Identity o The Italian Job.

La strategia dietro a una delle più grandi scommesse che abbiamo mai fatto è che ogni weekend il mercato si sta saturando di prodotti pieni di CGI, e crediamo che un film con dell'azione vera e delle macchine vere possa ancora entusiasmare persone in cerca di qualcosa di reale.

Fast & Furious 5 viene quindi considerato un film di transizione verso il genere caper movie, tanto che il personaggio di Dwayne Johnson è stato introdotto con lo scopo preciso di rappresentare una figura costante alla caccia dei protagonisti anche in futuro. E la trama di Fast Six è già stata programmata per essere incentrata attorno a una grande rapina.

Gran parte della responsabilità ricadrà sulle spalle di Chris Morgan, che è sì lo sceneggiatore degli ultimi 3 capitoli di Fast & Furious, ma anche autore di film d'azione a tutto tondo come Wanted.

Il finale di Fast & Furious 5 resta apertissimo alle evoluzioni future, con alcuni colpi di scena riguardanti un personaggio del passato. Non resta che vedere il suo andamento al botteghino…