Dopo il fallimento di Alien: La clonazione, il regista Jean-Pierre Jeunet si è allontanato da Hollywood dedicandosi unicamente a progetti in lingua francese. Grazie a film come Il favoloso mondo di Amelie, Una lunga domenica di passioni e L'esplosivo piano di Bazil, il regista ha consolidato il proprio stile ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo, e può ora riapprocciarsi all'America senza il bisogno di compromessi poco vicini alle sue corde.

 Quattordici anni dopo Alien, tornerà così a dirigere un film in lingua inglese: l'adattamento del romanzo di debutto di Reif Larson intitolato The Selected Works of T.S. Spivet. Leggendo la trama del libro, ci accorgiamo subito che si presta perfettamente ai metodi del regista, che ci ha abituati a film eccentrici e articolati:

Quando il geniale cartografo dodicenne T.S. Spivet riceve dal museo Smithsonian una telefonata inaspettata che gli rivela di aver vinto il prestigioso Baird Award, la sua vita normale -se si possono considerare normali le conversazioni sulle mappe- viene interrotta e parte un'avventura selvaggia attraverso il paese, dalla casa di famiglia nel Montana al celebre museo.

Lungo la strada troverà molte risposte, e anche molte domande. Come si possono mappare le delicate lezioni imparate in famiglia, o l'oscillare fra solitudine, tristezza e amore?

Il film verà scritto da Jeunet insieme a Guillaume Laurant, co-sceneggiatore di Amelie, e verrà prodotto dalla Tapioca Films del regista insieme al produttore americano Eric Bromberg e a Channing Tatum.

Con ogni probabilità, The Selected Works of T.S. Spivet diventerà quindi il nuovo film di Jeunet, che nel frattempo si è anche assicurato i diritti di un'altro romanzo, più dark intitolato Red Leaves, la storia di un padre il cui figlio quindicenne viene accusato di aver rapito una bambina di 8 anni.