Robocop di Paul Verhoeven, oltre ad essere una pellicola estremamente violenta, aveva anche delle forti connotazioni di carattere politico e socioeconomico: la presa di posizione del regista contro l'affermazione sempre maggiore del potere delle grandi corporation private era netta.

Jose Padilha, regista brasiliano degli acclamati Tropa de Elite 1 e 2, nonché futuro occhio dietro la macchina da presa del remake di Robocop, afferma che il suo film, pur senza copiare quanto fatto dal regista olandese nel 1987, proporrà una posizione altrettanto drastica.

Ecco quanto dichiarato dal regista dalle pagine del sito olandese Film1:

D: All'inizio di quest'anno è stato annunciato che dirigerai il remake di Robocop. Il film del 1987, col quale Paul Verhoeven debuttò a Hollywood, aveva una sua specifica visione; la tua differirà da quella dell'originale?
R: Amo la severità dei toni politici di Robocop e penso che oggigiorno ci sia l'urgenza di un film del genere. Ma non farò una copia carbone di quanto già fatto in maniera intelligente e brillante da Verhoeven. Cercherò di porre maggiore attenzione su quei temi che Verhoeven aveva solo accennato. Se sei un uomo che viene "traformato" in un robot, come ti troverai in questa nuova situazione? Qual è la differenza fra umano e artificiale? Cos'è il libero arbitrio e cosa significa perderlo? Queste sono le tematiche su cui voglio focalizzarmi.

D: Robocop è il tuo primo film americano. Hollywood, come l'apparato politico di Rio de Janeiro, ha il suo rigido sistema di regole a cui non tutti riescono ad adattarsi. Qual è la tua strategia per sopravvivere?
R: Cerco di dare vita ai film che amo, che sento profondamente con le loro intime relazione coi problemi sociali che via via voglio affrontare. Quindi continuerò a lavorare dove riuscirò a seguire questo stile di vita professionale. Se posso farlo a Hollywood bene, se non va, pazienza. E'abbastanza semplice.

Per Padilha, a prescindere dal suo ambientarsi in terra californiana, si prospetta comunque un periodo potenzialmente denso di soddisfazioni. Oltre al debutto americano, il suo Tropa de Elite 2 rappresenterà il Brasile alla selezione per il Miglior Film Straniero dei prossimi Academy Award. Wagner Moura, protagonista della pellicola e prossimo villain in Elysium di Neill Blomkamp, ha rivelato al sito brasiliano Progresso che non esiterebbe a tornare a lavorare col regista per Robocop in caso di esplicita richiesta:

Amo lavorare con Padilha, mi unirei a lui al progetto se me lo chiedesse. Non penso che ci sia un personaggio per me in Robocop, ma se volesse di nuovo lavorare con me…

…Dei puntini di sospensione che dicono davvero molto.