Quando un film deve essere "venduto" in un determinato paese, tanto ieri quanto oggi, vengono adottate differenti strategie comunicative per rendere il marketing della pellicola più adatto ai vari palati internazionali. Uno degli esempi più rilevanti degli ultimi mesi è stato quello di Captain America: Il Primo Vendicatore, il cui titolo è stato accorciato al solo The First Avenger in Russia, Ucraina e Corea.

Tale prassi viene estesa, molto spesso, anche ai materiali visivi collegati ai film, come i poster e le locandine. Chiaramente negli anni'80, prima della caduta del Muro di Berlino, le locandine delle pellicole del "nemico americano" venivano molto spesso "trasfigurate" prima di essere esposte nelle vetrine dei cinema. La galleria che vi proponiamo, e che può essere raggiunta cliccando sulla foto sottostante, propone alcuni esempi di questo tipo e non solo.

Insieme al poster dei quasi irriconoscibili Ghostbusters, Gremlins e Christine La Macchina Infernale, possiamo scoprire come, al tempo, sono stati realizzate le locandine francesi di Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione e quella nipponica dell'Armata delle Tenebre che ha fatto "vagamente" leva sull'assonanza fra il nome del protagonista, Bruce Campbell, e le omonime zuppe in scatola americane rese celebri da Andy Warhol.

Anche se, paradossalmente, quella più involontariamente comica, potrebbe essere quella spagnola di Io, Robot, in cui il pronome personale in lingua iberica, Yo, diventa molto hip-hop style, soprattutto se a leggere la cosa è una persona di lingua anglosassone.

Potete vedere tutte le locandine su Blastr.