Oggi esce nei negozi l'edizione home video di Rio, il cartone animato campione d'incassi diretto da Carlos Saldanha prodotto da Blu Sky Studios e dalla 20Th century Fox.

Il film è disponibile in Dvd, in combo pack Blu Ray + Dvd + Copia Digitale e in combo Blu Ray 3D + Blu Ray 2D + Dvd + Copia Digitale.

Per celebrare l'evento, la Fox, in collaborazione con Futuradio e Sony Music Entertainment, ha anche dato vita ad un concept album intitolato Rio Il Cd composto da brani inediti ed originali ispirati ai protagonisti e alle ambientazioni del film. Nella tracklist possiamo trovare Roy paci, La Pina e Diego, i Finley e L'Aura

Grazie alla divisione Home Video della Fox abbiamo avuto la possibilità d'intervistare proprio Laura Abela, in arte L'Aura e chiacchierare di questo album, e non solo, insieme a lei.

Com'è nata la canzone che interpreti nel concept album dedicato a Rio?
L'idea è venuta dai coordinatori del progetto. Mi è stato presentato un provino rudimentale che aveva una bozza di testo e musica e mi è stato chiesto di rimanere nell'ambito proposto da quel provino e di conferirgli anche una certa attinenza con il film. Tuttavia ho modificato un po' il pezzo, tanto da renderlo un qualcosa capace di vivere anche al di fuori del contesto di questo concept album.

Ti piacciono i film d'animazione?
Molto. In ambito professionale avevo già avuto un'esperienza in passato con il brano L'Attimo in Cui contenuto nella colonna sonora di Trilli e il Tesoro Perduto. Per me i film d'animazione sono una vera e propria attrazione ne guardo in gran quantità. Magari è perché sono rimasta un po' infantile. Penso che per lavorare alle musiche di un film a cartoni animati sia fondamentale il restare un po' piccini nello spirito. Ed è una cosa che ti aiuta anche quando devi scrivere musica e devi vivere in un mondo difficile come quello del business musicale, che è molto alla giornata per così dire. Se non resti un po'infantile rischieresti d'impazzire.

Il tono delle tue canzoni pare cambiare a seconda della lingua che impieghi, l'inglese piuttosto che l'italiano.
Tutti i pezzi che io canto in italiano nascono in inglese, vengono tradotti quindi penso sia una cosa soggettiva. Però ovviamente il suono delle lingue è completamente diverso. Forse è il mio modo di scrivere che è diverso da quello solito dei cantanti italiani, motivo per cui tendenzialmente vengo apprezzata anche da chi non ama la musica italiana. Il mio fraseggio non è quello tipico.

Per quanto riguarda la collaborazione con gli altri artisti? Ti piace essere coinvolta in un progetto collettivo di questo tipo?
Conosco e frequento molto Roy Paci e Paola e Chiara, sono miei amici, ma a prescindere da questo sono molto onorata di essere stata coinvolta in un progetto che ha coinvolto artisti che rispetto molto.

Progetti futuri?
Puntualizzo subito una cosa dato che ci sono diverse voci a riguardo. Non ho ancora deciso se dare vita ad un nuovo album, ad un EP o cos'altro e, soprattutto, non so quando uscirà. Ho diverse canzoni, ma la struttura dell'album attualmente è un po' stretta. In questo momento preferisco che siano le canzoni a parlare piuttosto che i supporti fisici. D'altronde il mercato del Cd è in crisi e anche quello di iTunes almeno in Italia non fa gridare al miracolo. Il mio interesse è più che altro legato ai concerti, che spero possano ripartire quanto prima, e al dare vita a delle canzoni che possano toccare l'animo delle persone. Quindi, forse, fra un po' arriverà un nuovo singolo. Ma cerco di non pensare tanto a un album, inteso come vero e proprio rilascio di un Cd. D'altronde è un periodo di crisi, le persone devono sostenere già molte spese ed è normale che l'acquisto di un Cd passi in ultima posizione. Però l'esperienza del concerto regge ancora e dà sensazioni irripetibili sia agli artisti che al pubblico.