Una decina di giorni fa, insieme ad altri colleghi della stampa nazionale ed internazionale, abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad una conferenza stampa virtuale con Rob Gibbs, regista di ben 9 Cars Toons: Mater's Tall Tales, l'ultimo dei quali, intitolato Air Mater, è proposto nell'edizione home video di Cars 2. Durante l'incontro, come spesso avviene quando si ha a che fare con gli artisti dello studio di Emeryville, si sono toccati molti argomenti: dalla creazione del nuovo short, fino ad alcune interessanti considerazioni sul mondo dell'animazione e sul futuro del franchise di Cars.

Eccovi la sessione di botta e risposta:

Quanto hai impiegato a produrre Air Mater?

Abbiamo cominciato un anno e mezzo fa, quando abbiamo avuto l'idea di piazzare Cricchetto in cielo. Lo studio di Vancouver aveva appena aperto i battenti, così la produzione ha richiesto un po' più di tempo perché erano nel bel mezzo del processo di assunzione del personale e stavano assemblando il team produttivo. Quindi in totale c'è voluto un anno e mezzo.

 

Come ti sei approcciato all'animazione delle macchine nel film?

John Lasseter, che ha creato il mondo di Cars, ha delle regole molto ferree in merito. Sono dei personaggi, ma sono a tutti gli effetti delle vetture, fatte di metallo, sono pesanti…non puoi piegarle e muoverle come gli altri personaggi Pixar. Inoltre hanno un limite: sono senza mani, quindi ci sono cose che non possono fare. Cerchiamo di trattarli il più possibile come se fossero delle vere auto per poi spingerci nell'ambito dell'espressività con l'animazione.

Cosa puoi dirci di Air Mater? Da dove viene l'ispirazione per il corto?

L'abbiamo avuta mentre pensavamo a delle nuove avventure per Cricchetto. John Lasseter è venuto da me dicendomi che avrebbe amato vedere una storia con un Cricchetto volante. Mentre cercavamo delle idee divertenti da fare con gli aeroplani, c'è venuta in mente questa vicenda basata su una squadra acrobatica ispirata dagli show aerei e a quanto sono divertenti ed emozionanti queste esibizioni.

Hai lavorato sia a film in computer grafica che in animazione tradizionale. Quale tecnica preferisci?

Amo le grandi storie. Francamente dipende tutto dallo storytelling, non dalla tecnica che impieghi. Ci sono cose che puoi fare con l'animazione tradizionale e non con la CG e viceversa. Amo alla stessa maniera il live action, la computer grafica, l'animazione a mano e la stop motion.

Qual è il tuo personaggio preferito?

Sono un grande fan di Bugs Bunny! Ma nel mondo di Cars è Cricchetto: puoi sempre metterlo in varie situazioni e ruoli. I Cars Toon sono un format ideale per spingere più in la il limite di queste avventure. In più ha un gancio, che gli permette di fare cose precluse ad altre vetture.

Qual è stato il tuo lavoro nella realizzazione del corto?

In qualità di regista sono stato coinvolto da ogni singolo aspetto della lavorazione dal primo all'ultimo giorno di produzione. Ho potuto fare affidamento su una talentuoso team di collaboratori; non faccio mai nulla da solo, gioco sempre di squadra. Fare questi corti è sempre molto difficile perché ci sono così tante cose che vorremmo metterci dentro. Abbiamo meno di sei minuti di tempo per ficcarci tutte le cose divertenti che vogliamo. Le trovate non mancano mai: il difficile è scremare quello che vogliamo lasciare nello short. E' molto più facile aggiungere piuttosto che togliere. Nelle fasi iniziali do una mano alla squadra che realizza la storia, poi dopo quando si tratta materialmente di scrivere, lavoro col mio editor, col produttore, con John Lasseter e i doppiatori per creare i dialoghi. Devo supervisionare tutto, ma ripeto: ho una squadra grandiosa.

Pixar ha un enorme bagaglio di corti. Tu nei hai diretto o co-diretto un notevole quantitativo: descrivici il tuo approccio al filmmaking.

In ognuno di questi corti abbiamo cercato di collegarci ad un genere. Ciascuno di loro deve avere una personalità sua. Monster Truck Mater è diverso da Mater Private Eye. Il primo è stato influenzato dal mondo del wrestling professionale e dalle gare dei monster truck. Il secondo dai film noir. Una volta che scegliamo un genere cerchiamo di restargli fedele con i movimenti della macchina da presa, le atmosfere, il look….

Questo nuovo corto è stato fatto dagli studi canadesi ddella Pixar. Avete ricevuto supporto dai colleghi di Emeryville?

E' uno sforzo che si basa interamente sulla collaborazione. Facciamo gli storyboard, gli artwork, il design e il montaggio a Emeryville, opi mandiamo il materiale a Vancouver dove si dedicano a tutto il resto, dalla costruzione dei personaggi al computer, ai layout, all'animazione e l'illuminazione. I dialoghi sono stati poi registrati ad Emeryville e il sound design è stato fatto allo Skywalker Ranch.

Hai un notevole background in materia di storyboarding. Ti è tornato utile per comunicare in maniera più efficace con i dipartimenti artistici, dell'animazione e per visualizzare le tue idee per Air Mater?

Assolutamente si. Avendo lavorato con il team addetto allo sviluppo della storia e avendo fatto io stesso un sacco di storyboard, ho dimestichezza coi vari aspetti collegati alle motivazioni dei personaggi. Aiuta un sacco per quel che riguarda la comunicazione con gli animatori. Poi è chiaro, faccio anche affidamento sul loro talento nel dare vita ai vari personaggi.

Vedi un futuro per il franchise di Cars?

Amiamo il mondo di Cars e siamo molto attaccati ai suoi personaggi. Spero che possa andare avanti fino a che avremo delle storie valide da raccontare.

Come avete coreografato le sequenze acrobatiche?

Abbiamo guardato un sacco di filmati di esibizioni aeree studiando i movimenti e il lavoro delle macchine da presa. Inoltre a San Francisco ogni ottobre c'è un'intera settimana dedicata a questi show!

Pensi che i corti di Cars potranno avere la longevità dei Looney Tunes?

Lo spero proprio. Basandomi sulla mia esperienza so che c'è una vasta audience che ama questi cartoni.

Quali sono le caratteristiche che, secondo te, fanno di Cricchetto un personaggio adatto a situazioni comiche nonché uno dei migliori esponenti della scuderia Pixar?

Cricchetto è un personaggio genuino e leale. La sua immaginazione è grande almeno quanto il suo cuore. Molto del merito va a Larry the Cable Guy (la voce originale di Mater, ndr.): da davvero molto al personaggio. Quando animiamo Cricchetto, Larry è una grande fonte d'ispirazione.

Quando sei salito a bordo del progetto Cars t'immaginavi che i personaggi avrebbero avuto tutto questo successo?

Fin dall'inizio avevo intuito il loro potenziale. Magari al principio non credevo che sarebbero decollati in questo modo, ma sono lieto che l'abbiano fatto. Lavorare a questi corti mi ha dato la possibilità di esplorare l'universo di Cars e di collaborare con dei fantastici colleghi.

Quanta libertà d'azione hai nel lavorare ad un corto basato su un lungometraggio? Come ti sei trovato a collaborare con John Lasseter?

Inizialmente abbiamo tutta la libertà del mondo, ma poi dobbiamo decidere cosa è valido e cosa invece non lo è. Le limitazioni ispirano la creatività. Se non stabilissimo dei confini al mondo di Cars sarebbe impossibile sviluppare delle storie. Spendiamo un sacco di tempo lavorando con John Lasseter. E' coinvolto dall'inizio alla fine del progetto. E' una fonte d'ispirazione e un mentore.

Mary Gibbs, tua figlia, era la voce della piccola Boo in Monsters & Co. Cosa ne pensa del tuo lavoro? Le chiedi mai dei consigli?

Ora ha 15 anni e le rimbalzo sempre delle idee per avere un suo giudizio. Mi piace pensare che sia molto fiera di me, ma adesso ha un'età in cui è probabile che io non sia così figo ai suoi occhi.

Come mai avete deciso di dare così tanto spazio a Cricchetto tanto nei corti quanto in Cars 2? Così non rischiate di appannare Saetta McQueen? I bambini non s'identificano maggiormente in lui piuttosto che in Cricchetto?

Abbiamo cominciato col farci venire delle idee sul mondo di Cars e su come potevamo espanderlo. Uno dei nostri animatori, Bobby Podesta, ha avuto questa idea: Cricchetto poteva raccontare delle storie basate sulle sue precedenti avventure. Questo ha generato una pletora di possibilità. Saetta è una sfavillante macchina da corsa, mentre Cricchetto è un camioncino arrugginito. Ognuno dei due colpisce i bambini per un motivo differente. Dopo che abbiamo deciso di basare i corti su cricchetto, abbiamo pensato d'inserire in ognuno di essi Saetta. Nel culmine della storia lui ricorda a Saetta che “c'era anche lui!”.

Un pensiero finale su Air Mater?

Ogni volta che completo un corto questo diventa automaticamente il mio preferito. Air Mater non fa eccezione. Lavorare con lo studio di Vancouver e quello di Emeryville, la sfida per dare alla luce il mondo del corto e i suoi personaggi…E' davvero una soddisfazione poter ammirare il prodotto finito, e spero realmente che sia di vostro gradimento.