A pochi mesi dalla 84esima edizione degli Academy Awards, e con un conduttore – Eddie Murphy – già scelto, la produzione di uno degli spettacoli live più visti in tutto il mondo perde Brett Ratner, che da mesi stava lavorando alla messa a punto dello show.

Ratner ha rassegnato le dimissioni dopo aver scatenato numerose polemiche a causa di alcune sue dichiarazioni durante la campagna stampa di Tower Heist: in particolare quella per cui, secondo lui, "provare una scena è da *termine dispregiativo per indicare un omosessuale*". Inizialmente il presidente dell'Academy Tom Sherak (gay dichiarato, peraltro, come molte altre figure coinvolte nella produzione degli Oscar) si era espresso in difesa di Ratner – che si era subito scusato per la scarsa delicatezza, in particolare in un momento storico dove sono numerosissimi, negli USA, i suicidi di giovani omosessuali vittime di bullismo – ma ora ha accettato le sue dimissioni senza battere ciglio. Secondo quanto riporta Deadline, è possibile che quanto prima partano offerte verso il produttore teatrale di New York Scott Sanders, Joe Roth o Laurence Mark per chiedergli di prendere le redini dello show.

Sherak ha così commentato:

Ha fatto la cosa giusta per l'Academy e per se stesso. Le parole hanno un significato, e ci sono delle conseguenze. Brett è una brava persona, ma i suoi commenti erano inaccettabili. Speriamo che questo evento venga colto come un'opportunità per aumentare la consapevolezza riguardo ai danni provocati da commenti insensibili, non importa quale sia l'intento che li provoca.

Ratner ha poi diffuso una lettera aperta a tutta l'industria dell'intrattenimento:

Cari colleghi,

nel corso degli ultimi giorni, ho ricevuto una ben meritata strigliata da parte di molte delle persone che ammiro di più in questa industria, che hanno espresso il loro disappunto riguardo alle cose stupide e dannose che ho detto durante una serie di recenti apparizioni mediatiche. A loro, e a chiunque abbia offeso e colpito, rivolgo pubblicamente e senza riserva le mie più sentite scuse.

Sono stati dei giorni difficili, ma non possono essere nemmeno paragonati all'esperienza di qualunque giovane uomo o donna che sia stato oggetto di insulti o commenti offensivi. Sono cose che impallidiscono davanti a quello che un gay, una lesbica o un individuo transessuale deve affrontare quando si trova davanti a una delle molte situazioni di diseguaglianza che continuano ad affliggere il nostro mondo.

Così tanti artisti e artigiani nella nostra industria sono membri della comunità LGBT, e mi addolora profondamente sapere che potrei averli offesi. Avrei dovuto saperlo prima, ma almeno lo so adesso: le parole contano. Provare amore nel proprio cuore non conta nulla se quello che esce dalla propria bocca è brutto e bigotto. A coloro che comprensibilmente penseranno che queste scuse non valgano nulla, sappiate che nelle prossime settimane e mesi agirò concretamente sia in campo lavorativo che personale per cancellare il genere di cose insensibili che ho perpetuato.

Come prima cosa, ho chiamato Tom Sherak questa mattina e ho rassegnato le mie dimissioni da produttore della trasmissione dell'84esima edizione degli Academy Awards. L'essere stato chiamato a mettere insieme uno show degli Oscar è stato uno dei momenti che mi hanno reso più orgoglioso nella mia carriera. Ma nonostante sia doloroso, sarebbe peggio se il mio coinvolgimento nello show distraesse da ciò che rappresenta l'Academy anche in termini ideali.

Sono grato alla GLAAD per avermi coinvolto in un dialogo su cosa potremmo fare assieme per accrescere la consapevolezza riguardo alle importanti e preoccupanti conseguenze che questo episodio ha sollevato. Sono stato molto fortunato ad avere una carriera in questa industria che amo con tutto il mio cuore e aver lavorato al fianco di molti miei eroi. Mi pento di queste mie azioni e ho intenzione di imparare da questa esperienza.

Sinceramente, Brett Ratner