Dopo molti tentativi falliti negli scorsi anni la prima forma di rottura dell’equilibrio delle finestre distributive italiane arriva dalla BIM e da Enter the void. Il film di Gaspar Noè sarà infatti distribuito online e in sala contemporaneamente dal 9 dicembre. Una decina di cinema sparsi in 9 città italiane e la possibilità di scaricarlo da Own Air a prezzi minori rispetto a quelli della sala.

Si tratta di un’esperimento, secondo BIM, un tentativo fatto con un film che altrimenti non avrebbe visto il buio dei cinema, perchè “il mercato delle sale è di difficile accesso per certi film” spiega il direttore generale Antonio Medici “dunque affiancare o privilegiare l’online può essere un modo di dargli visibilità”.

Infatti la particolarità dell’esperimento e il motivo per il quale probabilmente è riuscito a dribblare la consueta caterva di proteste e polemiche provenienti dagli esercenti ad ogni minimo accenno di accorciamento dei tempi di permanenza in sala è che quella di Enter the Void è in realtà “un’uscita online che viene accompagnata dalla distribuzione in qualche sala”. Insomma un capovolgimento di fronte che dà la priorità a un distribuzione infinitamente più economica come quella della rete “visto anche il tipo di film e il pubblico di riferimento che probabilmente può essere raggiunto più facilmente in questa maniera”.

Su Own Air il film sarà noleggiabile. L’utente, dopo il download (per il momento niente streaming), ha 30 giorni di tempo per vederlo e, dal momento in cui preme play, 48 ore per finirlo. Dopodichè il film si autodistruggerà, ovvero diventerà illeggibile. I formati per il download sono i più vari, sia in definizione standard che in alta, in modo che il film sia visibile sui computer come sulle connected tv o i tablet.

Questo tipo di uscita ad ogni modo non andrà poi ad influire su quella in Home Video: sempre Antonio Medici spiega che “è un’uscita aggiuntiva, che non leverà nulla alle altre. Anche perchè il mercato del video è in grossa decrescita e di conseguenza stiamo cercando sistemi di distribuzione che possano rimpiazzare parzialmente quella quota di mercato”.

Il punto interrogativo rimane quindi sul futuro. Quello di Enter the void è infatti un esperimento particolare. Il flim ha avuto molte difficoltà – sia tecniche che artistiche – prolungando le attese in maniera imprevedibile per BIM che lo aveva acquistato da tempo e che ora ha deciso di mettere a frutto l'investimento in questa maniera (al di là dell'uscita tecnica in sala che rimane necessaria).

Di certo l’esito del test sarà valutato con tutte le molle del caso visti i tempi: “sappiamo di arrivare un po’ in ritardo e probabilmente chi è interessato già ha trovato un modo per vederlo”, e vista la piattaforma scelta, “ci è sembrato che un operatore agli inizi come Own Air avrebbe potuto dare il giusto risalto ad un film come Enter the void, mentre magari altri player più importanti l’avrebbero buttato nel calderone del loro grande catalogo”.

BIM dunque rimane convinta che “ci sia un pubblico più ampio da raggiungere attraverso altri sistemi” ma si riserva il diritto di vedere i numeri sviluppati da questo esperimento per decidere come e se proseguire in questo percorso…