Dopo lo screening di Ghost Rider: Spirit of Vengeance tenutosi al Butt Numb-a-thon, il co-regista Brian Taylor ha avuto una breve sessione di botta&risposta con il festeggiato, ovvero sia Harry Knowles di Ain'It Cool.

Ecco, suddiviso in punti, quanto emerso:

  • Lui e Mark Neveldine hanno avuto la possibilità di realizzare tutte le scene folli che volevano perché alla Sony, nonostante il mucchio di soldi fatti col primo film, nessuno lo aveva apprezzato.
  • Neveldine e Taylor hanno aggiunto una scena per sottolineare l'assurdità non-sense della trama. Un bambino chiede a Johnny Blaze perché il diavolo debba prendersi la briga di assumere forma umana e Blaze non lo sa spiegare. E' il modo con cui i registi esortano il pubblico a lasciarsi andare. Hanno anche montato una scena in post-produzione con Jerry Springer che commenta l'assurdità della cosa.
  • Taylor afferma che il film ha avuto un budget sorprendentemente basso tanto che anche alcune persone coinvolte nel primo episodio (Mark Steven Johnson e Avi Arad hanno dei crediti di produzione) hanno avuto una quota. Non è stata specificata la cifra che, comunque è stata mantenuta bassa grazie alle riprese effettuate in Europa dell'Est.
  • Taylor ha cambiato il guardaroba del film dato che quello di Ghost Rider non gli era piaciuto. Si domanda "Perché Zarathos dovrebbe avere gusto nel vestire?".
  • Ghost Rider: Spirit of Vengeance non sarà selvaggio e frenetico come Crank perché l'uso della computer grafica ha richiesto delle riprese meno movimentate.
  • Per calarsi meglio nel personaggio, Nicolas Cage in tutte le scene nelle vesti di Ghost Rider ha dovuto avere un make-up in stile santeria e delle lenti a contatto nere. Taylor vuole inserire nell'edizione home-video il montaggio completo del film in cui Cage appare sprovvisto del trucco e degli effetti in computer grafica.