[UPDATE: Alberto Barbera è il nuovo Direttore del Festival di Venezia]

Si avvicina il momento in cui verranno prese decisioni definitive per quanto riguarda la direzione del Festival di Venezia e quella del Festival di Roma, e proprio per quest'ultimo montano le polemiche.

Qualche giorno fa il neoministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi ha confermato Paolo Baratta alla presidenza della Biennale di Venezia: in molti avevano pensato che, a quel punto, Marco Müller sarebbe rimasto a dirigere il Festival, ma la realtà è che tra i due ci sono sempre stati non pochi dissapori, e che ora Müller sarebbe davvero pronto a lasciare il posto per un altro Festival ("Con Baratta non ci siamo più parlati. Cos'è successo? Non lo so, chiedetelo a lui. Quello che so io è che dopo la Mostra non ho ricevuto né una telefonata, né una lettera, nemmeno un rigo di plauso, né da lui né da altri della Biennale e questo nonostante la manifestazione sia stata un evidente successo").

La decisione dovrebbe arrivare a breve, ma nel frattempo il Messaggero riferisce che il governatore del Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno avrebbero raggiunto un accordo sulla scelta proprio di Müller per la direzione del Festival di Roma, al posto di Piera Detassis. La Polverini caldeggia la sua candidatura, e ora sembra che anche Alemanno abbia deciso di dare il suo appoggio (forse non del tutto spontaneamente, visto che la Provincia avrebbe minacciato di tagliare i fondi). Müller, dal canto suo, qualche giorno fa aveva detto di essere "in attesa comunque del cda della Biennale di Venezia", che si terrà giovedì: il direttore uscente non ha ancora "firmato nulla".

Rilanciare il Festival di Roma è una sfida che Müller sembrerebbe pronto ad accogliere, ma la proposta sta creando polemiche e malumori sul fronte politico ancor più che culturale: l'opposizione lo definisce un "nemico di Roma" per le sue posizioni a difesa del Festival di Venezia negli anni passati, mentre c'è chi sottolinea che la decisione dovrebbe prenderla Rondi, presidente in carica fino a giugno della Fondazione Cinema per Roma. Intanto sia Alemanno che la Polverini cercano di placare gli animi rilasciando dichiarazioni alle agenzie. Alemanno, in particolare, conferma che Müller è un'ipotesi: "C'è una sua disponibilità, ma cercare di bruciarla per il gusto della polemica è un misfatto per la cultura di questa città". 

Interessante, infine, la dichiarazione di Michele Lo Foco, che fa parte del cda della Fondazione e che disapprova la candidatura di Müller: "E' troppo raffinato e cinefilo per il carattere popolare della rassegna romana". E in effetti finora il Festival si è dimostrato "popolarissimo"…