Dati Tecnici

  • AVC, 1080/24p, 2.20:1
  • Audio:
    5.1 DTS: Russo Italiano Tedesco
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese
    4.0 Dolby Digital: Inglese
    1.0 Dolby Digital Mono: Ceco
    2.0 Dolby Digital Mono: Tailandese
  • Sottotitoli:
    Inglese Tedesco Italiano Russo Ceco Cinese Greco Coreano Mandarino Polacco Romeno Tailandese Turco
  • 2 dischi 50gb
  • Region Free
  • Amaray Slipcover
  • Prodotto e distribuito da 20th Century Fox.
  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT e DE.

Film

“Cleopatra è stato concepito nell'isteria, girato nel casino, montato nel panico”. Con queste parole, il regista Joseph L. Mankiewicz, descrive esattamente quella che si può considerare una delle produzione più disgraziate che Hollywood abbia mai conosciuto, uno spauracchio per ogni produttore e la fine dell'epoca dei Kolossal in costume. Difficile riassumere la lavorazione di questo film, le cui vicende fuori dall'obbiettivo sono diventate ben più interessanti della messa in scena della storia di Cleopatra, costellata da scelte sbagliate, sperpero di denaro e scandali sul set. Il film, che inizialmente prevedeva un budget di 2 milioni di dollari, ne richiese alla fine ben 44, che oggi equivarrebbero a oltre 300 milioni. Il motivo principale fu per la discutibile scelta di girare il film a Londra da parte del precedente regista Rouben Mamoulian, ignorando totalmente quello che era il clima londinese, che deteriorava tutti i set e le piante di scena. A ciò si aggiunse anche la tragedia della salute di Elizabeth Taylor, che per il ruolo di Cleopatra pretese la monumentale cifra di 1 milione di dollari più la percentuale sugli incassi di 7 milioni, un vero e proprio record per l'epoca. La Taylor si ammalò gravemente di polmonite, sfiorando ripetutamente la morte, portando ad un blocco delle riprese di un anno. Nel frattempo gli attori principali Peter Finch e Stephen Boyd, che avrebbero dovuto interpretare rispettivamente i ruoli di Cesare e Antonio, abbandonarono la produzione, il cui clima lavorativo ormai era diventato deleterio per chiunque, il tutto seguito poi dalle dimissioni di Mamoulian. Mankiewicz assunse la regia e si fece carico di un prodotto che aveva già sforato di 5 milioni i costi previsti e doveva essere completamente rifatto da zero, avendo due nuovi attori protagonisti, Rex Harrison e Richard Burton, e i set ricostruiti in Italia, il cui clima era più congeniale alle condizioni di salute della Taylor, che si riprese totalmente. Come se non bastasse, il film si guadagnò una pessima pubblicità per colpa dello scandalo della relazione tra Liz Taylor e Richard Burton. Tra scioperi del personale, scene che dovettero essere rigirate più volte, metri e metri di pellicola sprecata, il film che doveva salvare la 20th Century Fox dal fallimento divenne il tumore che invece stava per dargli il colpo di grazia. Il fallimento divenne completo quando il montaggio del film, dalle 6 ore totali, venne ridotto a 4 ore e successivamente a 3, cosa che fece infuriare il regista Mankiewicz, che tentò di preservare il materiale filmato in due film distinti di 3 ore, ma invano. Nonostante un discreto riscontro di critica e pubblico, niente pote' impedire l'inevitabile: Cleopatra non ha mai recuperato i costi proibitivi, si è rivelato un progetto destinato al fallimento fin dalle intenzioni iniziali che lo volevano come ultima speranza per salvare uno studios sull'orlo della bancarotta. Il film è diventato il canto del cigno di un'epoca sfarzosa, di film colossali e di un genere, il peplum, che è stato sostituito velocemente da altri filoni come il western. Un monito per qualsiasi produzione, Cleopatra è diventato un simbolo di tutto ciò che non si sarebbe mai dovuto fare. Il film venne comunque nominato a ben nove premi Oscar nel 1964 e ne vinse quattro nelle categorie tecniche Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Migliori Costumi e Migliori Effetti Speciali. Oggi Cleopatra, il cui montaggio è stato ripristinato a 4 ore, è considerato un classico del cinema, un capolavoro al pari di altri Kolossal come Ben-Hur e Quo vadis?, entrando a far parte della cultura pop.

Video

Finalmente anche Cleopatra arriva in una nuova edizione in alta definizione Blu-Ray in occasione del cinquantesimo anniversario dell'uscita del film, diventando fin da subito una delle uscite più importanti dell'anno appena iniziato. L'edizione si presenta in due dischi, in cui viene diviso il film nel montaggio di quattro ore. Curiosamente l'edizione non segue la formula del Triple Play, che la Fox usa puntualmente per tutti i suoi titoli di catalogo di maggiore richiamo, quindi non è presente né una copia in DVD ne una copia digitale. L'edizione è racchiusa in una confezione amaray con slipcover. Da parte delle major sembra esserci una grande attenzione per i classici che hanno fatto la storia del cinema, in particolare per tutti quei titoli che furono realizzati con pellicole ad ampio formato in 70mm. Oggi, grazie alla tecnologia della scansione digitale, è possibile realizzare per la prima volta dei master restaurati che rispecchiano con precisione assoluta la qualità delle pellicole, creando quindi delle copie di preservazione che finalmente ci fanno apprezzare come non mai tutta la cura dei reparti tecnici, dei costumi, delle scenografie e delle scelte fotografiche, cosa che precedentemente si potevano solo scorgere. Cleopatra rientra tra quei prodotti di catalogo che meritano la massima attenzione. Dopo un titolo come Ben Hur, che è stato il prodotto di punta dello scorso anno, Cleopatra ha tutti i numeri per diventare quello di quest'anno: il film, che venne girato in 65mm Todd-AO (fortemente voluto da Liz Taylor in onore al suo defunto marito Mike Todd che lo aveva inventato), subì un primo restauro fotochimico intorno al 2001, che riportò il film alla sua lunghezza di quattro ore. Ora, con gli standard digitali citati poc'anzi, il film ha subito un nuovo restauro commissionato alla  Fotokem che ha realizzato un nuovo master partendo dai negativi scansionati a 8k con un master finale digitale a 4k. E' quasi del tutto futile dire che il risultato di tale lavoro risplende sotto i nostri occhi, dove finalmente possiamo godere della portata di un girato in 65 mm, le cui texture degli abiti e delle scenografie brillano rigogliose di dettagli fini, gli incarnati porosi e tangibili che sembrano scolpiti nel granito, la vastità dell'orizzonte degli ampissimi campi lunghi in cui ogni elemento è perfettamente distinguibile. I colori, finalmente ripristinati nella loro originale concezione, sono totalmente naturali, senza aloni anomali da saturazioni. Il livello del nero molto profondo e bilanciato conferisce un contrasto squisito. Il quadro totalmente ripulito da segni di usura come graffi, peli o spuntinature, è caratterizzato da un una grana molto fine, ma sempre presente, tipica dei girati di quegli anni, e non opprime la limpidezza del risultato. Si possono notare limiti nel girato, come le transizioni a dissolvenza, dove la definizione viene meno, e le vistose deflessioni nei vertici del quadro, tipico del formato Todd-AO. Data la lunghezza eccessiva, per mantenere l'altissima qualità in un encoding trasparente in AVC, il film è stato diviso nei due dischi. Cleopatra non è mai stato visto in questo modo e finalmente è possibile riscoprire questo Kolossal in tutta la sua magnificenza.

Audio

Anche sul fronte sonoro si registrano ottimi risultati: come di consueto nei titoli editi da Fox, il doppiaggio italiano è mixato in 5.1 in DTS a 768 kbps. I film girati in 65 mm vantano un mix sonoro stereofonico multicanale. Benché all'epoca la concezione di audio multicanale era limitata a una proposta quadrifonica simile alle soluzioni Dolby Surround, i risultati del remix effettuato in questa edizione si notano nella fonte di partenza. Nonostante i cinquant'anni che porta su di sè, la pulizia sonora, la spazialità degli effetti e della colonna sonora del film proposto in Blu-Ray non possono lasciare indifferenti: mai segni di fruscio in sottofondo, voci limpide e grande pulizia nelle basse e alte frequenze. Viene meno la direzionalità che risulta un po' errata, in particolare nella distribuzione spaziale delle voci. Non brilla per dinamica, ma la colonna sonora si lascia apprezzare in tutti i suoi virtuosimi. La lingua originale inglese, offerta sia nella riproposta quadrifonica in dolby digital, sia nel remix 5.1 in DTS HD Master Audio, supera di molto la proposta italiana in tutti gli aspetti, specie per dinamica, spazialità e direzionalità, in oltre l'integrazione nella scena delle voci è assai più naturale. Le sequenze ripristinate sono state doppiate successivamente e, curiosamente, la qualità di quei segmenti è decisamente più deficitaria del doppiaggio originario: le voci risultano inscatolato e metalliche, molto sporche nelle medie frequenze ed è un problema che si ripresenta in molti film che presentano doppiaggi misti. A parte ciò, la traccia italiana supera le aspettative e porta a termine il suo compito con grazia.

Extra

I contenuti speciali non deludono le aspettative, sono divisi nei due dischi e descrivono in modo esauriente la difficile lavorazione di questo film e si dividono nel seguente modo:

  • Cleopatra attraverso i secoli: storia e cultura: questo è un documentario breve in cui un esperto analizza Cleopatra come figura storica e il mito che ne è derivato.
  • Sequenze inedite: a dispetto del nome, questo speciale non è un insieme di scene tagliate, ma un breve documentario che illustra la situazione di come è avvenuta la ricerca dei materiali scartati e di come, nonostante le speranze, sia ormai impossibile recuperare il film nella sua interezza di sei ore.
  • Fox Movie Channel presenta: Tom Rothman sul retaggio del film: questo è un altro documentario, narrato da Tom Rothman, che riassume la complicata lavorazione di questo film e cosa ha significato per gli studios.
  • Documenti riservati: come lascia intuire il nome, è possibile vedere dei documenti relativi al film, originali, in inglese.
  • Cleopatra: il film che ha rivoluzionato Hollywood: è il documentario più corposo di tutti, dalla durata di due ore ed è un vero e proprio viaggio alla scoperta di come è stato realizzato uno dei film più difficili di sempre.
  • La Quarta stella di Cleopatra: si tratta di un dietro le quinte televisive dell'epoca di breve durata.
  • Movietone News:
  • Riprese d'archivio della Prima di New York: si tratta del classico red carpet della prima del film.
  • Riprese d'archivio della Prima di Hollywood: anche in questo caso si tratta del red carpet della prima del film, ma a Hollywood.

In conclusione si tratta di una edizione che porta per la prima volta il Kolossal di Mankiewicz al massimo splendore in un master restaurato in digitale definitivo e un ottimo comparto extra che risponde a tutte le domande del film, in pratica l'edizione che ogni fan del film non dovrebbe farsi sfuggire.

TUTTI I DETTAGLI SULL'EDIZIONE BLU-RAY DISC E IL TRAILER