Quando cominci un’intervista con Danny DeVito sai da cosa si parte ma ignori dove si possa finire. Un po’ per intrattenere e un po’ per esuberanza personale l’attore è un fiume in piena e difficilmente è possibile contenere i suoi discorsi nell’ambito del film. Alcune volte poi è anche più interessante sentirlo parlare di quello che gli va di raccontare.

Arrivato a Roma con largo anticipo per promuovere l’uscita (a Giugno) di Lorax – il Guardiano della Foresta, l’attore/regista/produttore si presenta con le crocs ai piedi, occhiali inforcati e lingua lunga. Accanto a lui c’è Zac Efron, altro doppiatore del film, che viene presto annichilito dalla furia del più esperto compare durante l'incontro a cui abbiamo partecipato.

Danny De Vito ha poi un motivo in più per essere in Italia, a differenza del compagno di doppiaggio più giovane, lui ha doppiato il suo personaggio in tedesco, spagnolo, russo e italiano. Dunque quella che sentiremo al cinema sarà la sua voce.

E da lì cominciamo.

Non è la prima volta per De Vito al doppiaggio già aveva fatto una parte nell’Hercules della Disney. E’ cambiato molto nel mondo del doppiaggio animato?
Niente! Entri in una cabina, vedi lo script e ripeti le battute. Cerchi di dare vita al tuo personaggio e poi gli animatori fanno il resto. Già quando facevo Hercules poi c’era il sistema delle videocamere quelle con le quali registrano i tuoi movimenti per basarsi su di te in fase di animazione. E’ rimasto tutto uguale.

Però di certo la Illumination Entertainment non è la Disney, ma una società francoamericana molto più piccola…
Lavorare lì ti dà un senso di boutique. Il regista Chris Meladandri cura ogni parte della lavorazione conosce tutti e li fa conoscere a te. Non c'è quella distanza dagli autori che senti quando lavori per la Disney o altre compagnie. Poi per carità alla Disney sono molto gentili ma alla Illumination in confronto è come stare in una piccola bottega.

Quest’anno già Antonio Banderas ha doppiato il Gatto con gli stivali in più lingue, tra cui l’italiano. E’ un caso? C’è un trend in materia?
Davvero? Non lo sapevo. Lui però è spagnolo dunque è facilitato con l’italiano. L’idea di far doppiare me anche in altre lingue è saltata fuori quando Chris Meladandri l’ha accennato mentre parlavamo della produzione, e subito la cosa mi è sembrata molto forte. A dire il vero all’inizio pensavo che l'italiano sarebbe stato molto facile ma mi sbagliavo. Ho avuto delle coach venute dall’Italia ad aiutarmi, mi hanno insegnato e sono state accanto a me fino a che le battute non venivano in un italiano accettabile, ero io a non voler fare questo se non potevo garantire un certo standard. Prima abbiamo lavorato sulla fonetica, poi io ci mettevo l’energia del personaggio.
In spagnolo l’ho dovuto fare due volte (castigliano e catalano), mentre la vera impresa è stata il russo, è come colorare un libro illustrato rimanendo dentro i margini solo che non puoi appoggiarlo sul tavolo e sei su un ottovolante. In totale ci sono voluti 2 mesi.

Il libro del Dr. Seuss da cui prende le mosse il film ebbe problemi 40 anni fa, quando fu pubblicato, per il suo contenuto ecologista che fu scambiato per anticapitalista. Avete avuto problemi simili?
No ma lo stesso penso che tuttora ci sia molta resistenza in America in materia, perchè c’è gente che non vuole che il pubblico sia educato su questi temi, non vuole che il pubblico si svegli, preferisce che dorma. Così possono continuare a raccontargli balle come che va bene pagare per inquinare l'acqua o inquinare l'aria.
Addirittura alla prima proiezione che abbiamo fatto del film, quella per executive dei network e delle società di produzione, qualcuno alla fine che borbottava sul fatto che fosse un attacco al capitalismo. Ridicolo. E’ un film che ti dice che devi fare attenzione e pensare a quali sono le conseguenze delle tue azioni.

A questo punto Danny De Vito è diventato incontenibile e incontrollabile e ha parlato di quello che voleva, per fortuna erano cose interessanti. Ve le dividiamo in argomenti per comodità:

GLI OSCAR
Ho visto gli Oscar quest’anno. Che noia! Amo Billy [Crystal ndb], è un amico e aveva un compito non facile ma stiamo comunque parlando di un mucchio di persone che si danno pacche sulle spalle a vicenda, dai! …..9 film e non me n'è piaciuto uno! Ma sai cosa mi piace? Vedere tutte quelle belle donne ogni anno sempre nel medesimo vestito, tutti uguali per gli ultimi 20 anni! E stanno sempre nella stessa posa [la imita alzandosi in piedi ndb]. Mi dispiace dirlo ma è uno spettacolo davvero imbarazzante.
Qualche film che mi è piaciuto c’era. Mi è piaciuto il film iraniano e sono felice che abbia vinto [Una Separazione ndb] e mi era piaciuto anche l'altro film quello di Fincher [Uomini che odiano le donne ndb] che non era nominato. Dai che senso ha?? Chi ha vinto poi? Ah si, il francese…. Due palle che cazzo!! [lo dice in italiano ndb] Come on! Abbiamo visto quella storia mille volte! Basta non ne voglio parlare, sono tutte cazzate! [poi dopo qualche secondo di silenzio] Golden globes! Avanti fatemi respirare! Ma per favore….

IL CINEMA ITALIANO
Una volta ho lavorato con Monicelli su un film girato in America [La mortadella nel 1971 ndr]. Ero un giovane attore e interpretavo un politico del lower east side di New York. La scena era all’aeroporto Fiorello LaGuardia, c’era Sofia Loren che voleva importare della mortadella ma la fermano e io vado a difenderla per fare bella figura.
Era uno dei miei primi film, ero nervosissimo e dovevo fare la scena con Sofia Loren, lei era gentilissima. Prima di iniziare stavamo nella stanza degli abiti a mangiare noccioline e io le confessai che una scena di La ciociara aveva segnato la mia vita, quella in cui viene presa dal minatore e da che prima si divincola e gli dice di smetterla, lentamente quelle parole e dinieghi diventano mugolii di piacere. Pazzesca!
Quando andiamo sul set e dobbiamo girare la mia prima battuta, io sono nervosissmo, allora lei mi si avvicina e all’orecchio e comincia a farmi: "Daniele… Oh Daniele…." mugolando come in La ciociara e io comcincio a mangiarmi le parole e vado nel pallone. Allora Monicelli comincia a urlare "STOOOP!! Ma che succede?!?!" si incazza, io guardo Sofia e vedo che ride come una matta. E’ un momento che ricordo con grande affetto.

FIORELLO LA GUARDIA
Odio i politici, non li sopporto davvero, sono una razza terribile, in tutto il mondo. Non ne potrei mai interpretare uno, cioè l’ho fatto ma non lo rifarei. Sai chi potrei fare invece? Fiorello LaGuardia, il primo sindaco di New York, era italiano ma era nato nell’Arizona. Era figlio di un italiano e di una donna ebrea dell’Arizona, cresciuto con gli indiani!! Una cosa incredibile un cowboy italoamericano ebreo cresciuto in Arizona. Quanto sarebbe fico??