Il prossimo aprile Titanic 3D tornerà nei cinema di tutto il mondo. Si tratta dell'unica incursione sicura di James Cameron nelle sale cinematografiche, dato che Avatar 2 e 3 attualmente si perdono oltre l'orizzonte (anche se sono, ovviamente, confermati). D'altronde, un filmmaker come Cameron può permettersi di fare, letteralmente, quello che vuole e di dettare i propri tempi a qualsiasi studio.

Nel frattempo, il nostro si sta dedicando a hobby vari ed eventuali come, ad esempio, continuare a esplorare le profondità oceaniche grazie a sommergibili e macchine da presa stereoscopiche non proprio alla portata di tutti. E così, dopo aver già dedicato all'argomento ben due documentari, Ghosts of the Abyss e Aliens of the Deep, James Cameron è pronto ad immergersi nuovamente in un'avventura sottomorania realizzata insieme al National Geographic.

Deepsea Challenge verrà ovviamente proposto in 3D, ma non arriverà nelle sale cinematografiche; verrà trasmesso sul canale televisivo del National Geographic. Cameron e il suo team hanno realizzato un sommergibile che consentirà loro di esplorare la Fossa delle Marianne per ben sei ore a una profondità di 11.7 km. Il punto più profondo della Terra, che lo stesso Cameron visiterà prossimamente, primo essere umano dal 1960 (quando vi arrivò il Batiscafo Trieste).

Considerando che i sequel di Avatar viaggeranno anche nelle profondità dei mari e degli oceani di Pandora, è abbastanza probabile che i nuovi traguardi tecnico-scientifici di questa nuova incursione negli abissi, troveranno qualche genere di "applicazione" nelle riprese dei seguiti del film più redditizio della storia.

In basso potete ammirare una foto dello speciale sottomarino che verrà usato per le riprese (per la galleria completa cliccate su di esso). Il progetto Deepsea Challenge è naturalmente presente su Facebook e Twitter. Speriamo che tutto questo possa anche chiarire il mistero del Bloop.