Dopo essersi fatto notare nel 2009 al Sundance Film Festival affrontando il tema dell'immigrazione in Sin Nombre e aver confermato il proprio talento l'anno scorso con l'adattamento di Jane Eyre con Michael Fassbender e Mia Wasikowska, Cary Fukunaga vede accostato il proprio nome ad una serie di progetti, tra i quali a spiccare è No blood, no guts, no glory, abientato durante la Guerra civile americana, prossimo film del regista sul quale oggi l'autore si è espresso.

Coinvolto nella realizzazione del film fin dallo scorso maggio, Fukunaga ha voluto citare un classico del cinema muto al quale il suo progetto si ispirerà:

E' una versione di The General di Buster Keaton, basato a sua volta su una vera rapina, ma narrato dal punto di vista degli Yankee.

Come a volersi accostare indirettamente al trend di quest'anno, confermato agli Academy Award dai trionfi di The Artist e Hugo, che ha visto vari registi rifarsi o omaggiare i classici del cinema muto, anche Fukunaga si riallaccia alla tradizione del cinema degli esordi, e precisamente ad un classico del 1927 nonchè uno dei più apprezzati lavori di Buster Keaton. La trama di Come vinsi la guerra, questo il titolo italiano, vedeva in breve un macchinista sudista superare l'intero esercito nordista per amore di una donna.

Tra gli altri progetti al momento nell'agenda professionale di Fukunaga anche Beasts of no nation, tragica indagine sull'utilizzo dei bambini come soldati in Africa, un musical in collaborazione con esponenti dei Beirut e degli Arcade Fire e, più di recente, anche un thriller sci-fi prodotto da Gore Verbinski intitolato Spaceless.