Con la riunione di questo venerdì dovrebbe arrivare alla sua normale conclusione la lunga procedura di avvicendamento nella gestione del Festival del Film di Roma.

Dopo la nomina di Paolo Ferrari alla presidenza (al posto dell’uscente Gian Luigi Rondi), domani sarà infatti la volta del direttore artistico ovvero Marco Mueller (al posto dell’uscente Piera Detassis). Sarà così formalmente compiuta la prima fase, quella del cambiamento delle nomine, e si aprirà la strada alla seconda, ovvero il cambio che la nuova gestione porterà (almeno stando a quanto dichiarato) nella gestione e nei contenuti della manifestazione.

Non ci sono ancora ufficialità ma stando ad alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso Mueller (che parlava di suoi desideri o intenzioni, il che non significa necessariamente che diventeranno atto), il festival romano potrebbe essere posticipato di 5 settimane (finendo nel periodo tra il 25 Novembre e il 3 Dicembre), finendo in contemporanea a quello di Torino, il quale non può più spostarsi avendo già annunciato le proprie date, andando ad occupare una posizione che la direzione potrebbe ritenere fondamentale a livello di mercato (si tratta di un periodo sufficientemente lontano da Toronto e sufficientemente antecedente Berlino). Si parla inoltre di un festival non necessariamente legato all’Auditorium di Roma, com’è sempre stato nelle precedenti 7 edizioni, e che forse sarà sdoppiato così da abbinarlo all’Estate Romana. In questo caso ci sarebbe una parte più commerciale e glamour d’estate e una più da festival in inverno.
A tal proposito sembra che le istituzioni come il Comune di Roma e la Regione Lazio, che spesso sui giornali si sono spese a favore della nuova gestione, siano contrarie, almeno per l’edizione 2012.

Infine ci saranno i cambiamenti contenutistici che, se lo vorrà, il nuovo direttore artistico potrà portare alla manifestazione.

Se infatti il nuovo direttore di Venezia, Barbera, tra le altre cose ha eliminato la sezione Controcampo italiano (fondata da Mueller nel periodo terminale dei suoi 8 anni di gestione), Mueller potrebbe portare altrettanti cambi, aggiunte e modifiche anche all’evento romano, sia per la parte relativa ai film presentati, sia per quella denominata Business Street, che si occupa del mercato dei film.
Ad ogni modo ciò che la stampa sembra attendersi dalla nuova gestione Ferrar/Mueller, in cui il primo è stato per decenni presidente della Warner Italia e il secondo ha solidissimi legami con il mercato americano, è un aumento del peso del cinema internazionale nella manifestazione. Sia in termini di anteprime che di presenze.

Nel suo ultimo anno di gestione veneziana Mueller ha presentato infatti il 100% di film in anteprima assoluta, un record che nemmeno Cannes può vantare per ogni edizione.